Mario Derba: «Ecco come sarà la mia Microsoft»

di Mario Cianflone

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27 settembre 2007

«Microsoft Italia è un'azienda di successo: è cresciuta costantemente a due cifre ma adesso bisogna fare un ulteriore balzo in avanti, un salto di qualità».
Con queste parole, Mario Derba neo-amministratore delegato, subentrato a Marco Comastri diventato a sua volta vicepresidente per l'area Mea (Medio Oriente e Africa), illustra in un'intervista i punti chiave del suo mandato al vertice di una delle filiali più importanti del gigante di Redmond: la settima al mondo per giro d'affari. Derba è il quarto capitano sulla plancia di comando di Microsoft Italia, dopo Umberto Paolucci, Mauro Meanti e Marco Comastri.

Ingegner Derba come intende abilitare un nuovo percorso di sviluppo per Microsoft Italia?
La nostra strategia si basa su azioni mirate e iniziative tese a consolidare il nostro business focalizzando molte risorse soprattutto in tre aree chiave: le piccole e medie imprese, la pubblica amministrazione e il mass market. E trasversalmente a questo è fondamentale continuare ad agire sulla genuinità del software.

Intende dire che farete una lotta senza quartiere alla pirateria?
Non si tratta solo di questo. Non voglio parlare dì pirateria ma dei vantaggi portati dall'autenticità dei programmi. E su questo che dobbiamo insistere. Vogliamo e dobbiamo fare di più. È fondamentale far capire che il costo di un software originale compensa i rischi dell'utilizzo illegale. Abbiamo l'impressione che il pubblico, privati e imprese, abbia percepito questo discorso, però abbiamo rilevato un punto debole: Il software originale è complicato da comprare. Siamo ancora ancorati al modello di distribuzione fisico, basato Cd e Dvd. Ora è fondamentale studiare e sperimentare nuove modalità di acquisto e di accesso, tanto più importanti quanto più ci si rivolge a utenti consumer o a studenti universitari

Ambienti dove però Microsoft office, per esempio non è cool e viene non di rado preferito a soluzioni gratuite…
….Credo che questo sia un mito da sfatare. Io sono arrivato in Microsoft da due anni e posso anche vedere l'azienda con gli occhi di uno che è stato all'esterno, che l'ha osservata da fuori anche criticamente ma in merito ai software di quel tipo mi viene da girare la domanda alle imprese e agli utenti: «Ve la sentite davvero di affidare i vostri dati a software che sono il frutto di modifiche non certificate e non organizzate»?

E non credo affatto che Microsoft non sia «Cool». È vero, forse scontiamo l'antipatia da primi della classe, e dunque dobbiamo migliorare ma abbiamo anche punti di eccellenza: solo in Italia gli utenti di Messenger (il sistema di instant messaging gratuito) sono 11 milioni. Ma andiamo bene anche sul fronte dello sviluppo del software e della creazione di comunità di programmatori: alle «Universiadi del software» di Microsoft, l'Italia contava 1.500 ragazzi.

Il software comunque costa caro. Ns Office non ha prezzi da bancarella ed è inevitabile che gli studenti tendano a usare prodotti open.….
In realtà agli studenti abbiamo dedicato iniziative speciali per garantire loro l'accesso a costi bassi. La prima promozione back to school è dedicata a studenti e docenti. Permette di acquistare a 99 euro la versione Office Home&Student. L'operazione è partita a fine agosto e terminerà il 30 settembre. La seconda si rivolge soltanto agli universitari ed è relativa a Office Ultimate (la versione più completa di Office, ndr) che sarà venduto a 52 euro. Partirà il primo ottobre e durerà fino ad aprile.

A questo punto… cosa rappresenta la scuola per Microsoft?
È un elemento di sviluppo fondamentale ma non solo per Microsoft, ma per l'intero sistema Paese: l'informatica ha un enorme valore per lo studio, è uno strumento per apprendere. E adesso viviamo in una società dove le tecnologie convergono: dal gioco al lavoro, dalla Xbox a Office, dalla mail dell'ufficio al Messenger usato a casa. L'information technology è pervasiva e il nostro compito è abbattere le barriere, un po' come sta succedendo nel mondo del mobile, dove gli smartphone hanno un duplice ruolo: compagni di lavoro e di svago.

Abbattere le barriere, come quelle relative all'interoperabilità dei server per esempio è anche uno dei dictat della Ue nei vostri confronti…
…È vero ed è per questo che abbiamo siglato accordi industriali di interoperabilità con Cisco, Nortel e Nokia.

Microsoft sul fronte dei software gestionali, con Dynamics gioca una partita forte sulle Pmi che sono un punto vitale nella vitale nella vostra strategia, come vivete la competizione con Sap che sta pesantemente aggredendo il settore delle Pmi?
Sap è per noi il classico «coopetitor»: un rivale ma anche un partner. Sulle grandi imprese ad esempio non si discute. Sono appannaggio del mondo di Sap con la quale collaboriamo predisponendo hub informativi: elementi di collegamento software tra il modo Erp e quello della produttività individuale. Ma non solo, con Dynamics dialoghiamo con sistemi Sap centrali portando la gestione delle risorse all'interno della catena dell'impresa estesa. Con la casa tedesca siamo alleati abbiamo un progetto di integrazione sul fronte Erp. In altri casi siamo concorrenti e siamo leader in soluzioni come l'Erp as a service: il gestionale come servizio, inteso come una prestazione erogata da una utililty. Si tratta di un compromesso tra minore customizzazione, il sistema è praticamente standard, e costi estremamente bassi.

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