Il nuovo arrivato in casa Sap si chiama A1S. È un software gestionale capace di fornire servizi diversi: dalla gestione delle paghe, alla fatturazione e alla gestione degli ordini. Ma la notizia vera è che sarà scaricabile da internet e acquistabile a prezzi molto bassi. Il programma si potrà testare gratuitamente per un periodo dopodiché, chi è interessato potrà acquistare la licenza e decidere di mese in mese se rinnovarla.
Per l'azienda tedesca leader mondiale del settore, che in Italia ha clienti istituzionali come Poste Italiane e il ministero della Giustizia, è una svolta epocale.
Da sempre infatti il suo core business sono i sistemi gestionali più complessi, destinati ad aziende multinazionali. Con il lancio di A1S, Sap intende rivolgersi ad un target di piccole e medie aziende e a mercati emergenti come Cina o India.
La scelta comporterà un cambio radicale su tutti i fronti. La forza vendita non dovrà più far riferimento a un numero definito di grandi società, ma a una platea potenzialmente illimitata di soggetti. E anche il rapporto con i clienti dovrà cambiare. «Oggi siamo abituati a servirci di consulenti come tramite con l'azienda - spiega l'amministratore delegato Henning Kagermann - ma nel futuro non ci sarà nessuno tra noi e i nostri clienti».
La svolta del colosso fondato nel 1972 da 5 ingegneri dell'Ibm, benché radicale, appare comunque una strada obbligata. Il mercato dei gestionali, in cui hanno sempre fatto la parte del leone la Oracle e la stessa Sap, è fortemente cambiato in questi ultimi anni. Con l'ingresso di Microsoft.per esempio La società guidata da Bill Gates, dopo l'acquisto della danese Navison, si è inserita nel mercato con il software Dynamics. Si è rivolta inizialmente a un target di Pmi, per poi sviluppare gradualmente prodotti sempre più complessi per una clientela più esigente. La strada opposta di Oracle e Sap che, dopo aver saturato il mercato delle big corporate, stanno andando a cercare nuove fette di mercato tra i piccoli.
