Hp e Oracle: ecco come si serve su misura il mercato delle Pmi

di Gianni Rusconi

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5 ottobre 2007

Le medie imprese, lo dice una ricerca su scala globale commissionata dalla Hewlett Packard, sono (spesso affannosamente) alla ricerca di soluzioni tecnologiche disegnate su misura per incontrare le specifiche esigenze del proprio business. Crescere in competitività, fatturati e profitti - per molte aziende il passaggio obbligato per non scomparire dal mercato - è per la maggior parte di esse un obiettivo raggiungibile solo attraverso l'adozione di risorse informatiche adeguate, e per adeguate si intende capaci di generare maggiore efficienza a minor costi. Ma il problema delle medie imprese è lo stesso da sempre: come coniugare la limitata disponibilità di budget di spesa e di competenze specifiche con la necessità di portarsi in casa soluzioni applicative e infrastrutturali su cui appoggiare la gestione dei propri processi gestionali e di business?
In casa Hp sono convinti – e in primo luogo ne è certa Ann Livermore, Executive Vice President della divsione Technology Solutions Group, secondo cui "le aziende del midmarket non amano soluzioni enterprise riadattate ma desiderano soluzioni complete sviluppate per le loro particolari esigenze" - di avere la ricetta migliore per risolvere l'impasse del "mi serve tecnologia ad hoc per la mia organizzazione" e la prova sono le nuove soluzioni studiate per le aziende di medie dimensioni "Global 500.000". Parliamo nello specifico di "pacchetti" configurati per applicazioni fondamentali in azienda quali la posta elettronica, il messaging, il Crm (Customer Relationship Management) e gli Erp (Enterprise Resource Planning). Come sempre, la casa californiana mette sul piatto dell'offerta prodotti che nascono dalla stretta collaborazione con terze parti (i partner in questione sono in ordine alfabetico Citrix, Microsoft, Oracle, Sage Software, Sap e VMware) e software vendor locali e che vengono vendute sul mercato dal proprio canale di system integrator a prezzi tarati appositamente per le tasche delle medie aziende. Il nuovo menu per il midmarket elaborato da Hp contempla hardware, software e servizi e viene proposto sottoforma di soluzioni modulari, standardizzate (sono state create oltre 100 configurazioni campione) e precollaudate. Gli ingredienti spaziano dai server Proliant e BladeSystem (in cui spicca la serie Shorty" c3000 per piccoli ambienti tecnologici, filiali e postazioni remote) ai prodotti di archiviazione, back-up e disaster recovery (famiglia StorageWorks), dalle applicazioni di system management a un ricco paniere di servizi finanziari e di supporto tecnico.
Alla Oracle, invece, l'offensiva più recente sul fronte delle Pmi si chiama Accelerate, il programma globale che la società di Larry Ellyson ha realizzato con i partner che operano sul territorio con specifiche competenze verticali. Programma che Luisa Arienti, Country Leader Oracle Applications della filiale italiana, ha descritto come una strategia che mette nelle mani dei partner locali "gli strumenti necessari a sviluppare un'offerta a basso costo e basso rischio da proporre in maniera semplice e immediata alle piccole e medie aziende". Per il gigante californiano – che ha appena archiviato il primo trimestre fiscale dell'esercizio 2008 con vendite di nuove licenze delle Oracle Applications in salita del 65% rispetto all'anno precedente e il fatturato globale derivante da nuove licenze software in crescita del 35% - è arrivato infatti il momento di lanciare l'iniziativa di cui sopra anche in Italia per interessare aziende da 100 a 600 dipendenti con un giro d'affari fino a 200 milioni di euro. A queste imprese Oracle rivolgerà soluzioni "pacchettizzate" basate sulle proprie Applications (gli Erp E-Business Suite, Jd Edwards e PeopleSoft e il Crm Siebel) e modellate su misura per le esigenze dei singoli settori verticali, con particolare attenzione a quelli dell'industria manifatturiera meccanica, dei beni di largo consumo e della distribuzione all'ingrosso. Il valore aggiunto promesso è quello di capitalizzare e industrializzare le esperienze dei partner coinvolti nel programma - oggi sono nove e fra questi vi sono sia system integrator locali che operatori globali come Accenture e Ibm - per portare chiavi in mano (e a costi fissi) alle aziende di medie dimensioni sistemi gestionali preconfigurati e totalmente aderenti a tutte le specifiche e alle normative locali dello specifico settore. Il tutto sfruttando un avanzato strumento software (il Business Accelerator) che promette una più rapida messa in produzione della soluzione - si parla di massimo tre/quattro mesi - rispetto alle classiche configurazioni offerte alle grandi organizzazioni e la totale flessibilità quanto a possibili personalizzazioni ed estensioni del sistema.

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