I set-top.box fanno finta di andare in stand-by, ma continuano ad assorbire energia elettrica: un danno da 50 megawatt. due centrali elettriche lavorano giorno e notte per loro. 70 milioni di euro sprecati ogni anno
Quando finisce di vedere la TV digitale, satellitare o terrestre che sia, ognuno di noi spegne il ricevitore. O meglio lo mette in stand-by. Anzi, crede di farlo. Infatti, un'inchiesta verità pubblicata sul fascicolo del mensile AF Digitale in edicola svela i consumi di 17 modelli di ricevitori digitali terrestri e satellitari, scoprendo che solo uno, un modello Philips, una volta messo in stand-by riduce davvero i suoi consumi.
Tutti gli altri, praticamente, consumano la stessa quantita di energia elettrica sia da accesi che in stand-by: l'unico modo di non consumare, anzi non sciupare, è staccare la spina o affidarsi alle sempre più diffuse (e necessarie) "ciabatte" con interruttore.
La ragione di un tale comportamento sta nella necessità del ricevitore di ricevere su un apposito canale gli aggiornamenti del firmware (il sistema operativo interno dell'apparecchio) in qualsiasi momento questi vengano messi in onda. Insomma, un problema dei produttori si trasforma in un problema per l'utente e per l'ambiente.
I consumi misurati dallo staff tecnico di Af Digitale – va detto – generalmente non sono enormi: si va dai 3-4 watt dei modelli più attenti al consumo, fino ai 12-13 di alcuni Sky Box. Se questo consumo fosse limitato al solo periodo in cui si vede la TV, si tratterebbe di un leggero incremento rispetto al consumo dei televisori stessi, che si aggira tra i 150 e in 400 watt a seconda dei modelli e delle dimensioni.
Il problema è che i ricevitori continuano a consumare anche quando la TV è spenta, anche quando dormiamo o siamo al lavoro. L'inchiesta di Af Digitale, oltre a stigmatizzare questa modalità di funzionamento che pesa da 10 a 20 euro all'anno sulla bolletta di ogni possessore di decoder, identifica anche un problema "macroecologico": tenendo conto dei circa tre milioni e cinquecento mila abbonati a Sky e dei circa cinque milioni di possessori di decoder digitale terrestre, la potenza impegnata per 24 ore al giorno dagli italiani solo per lo stand-by di questi apparecchi supera i 50 megawatt, cioè la potenza di un paio di piccole centrali elettriche. Su base annua, a livello nazionale, stiamo parlando di 70 milioni di euro gettati dalla finestra dagli italiani solo in bolletta, per non parlare ovviamente del danno ecologico connesso.
Ma l'utente medio purtroppo non è informato e si accontenta di vedere che il display si spegne e che si accende l'innocua spia rossa dello stand-by: si sa, occhio non vede, cuore (o portafoglio) non duole...