A pochi giorni dal lancio di Android, il sistema operativo mobile open source di Google, ovvero la concretizzazione delle voci che parlavano da mesi dello sbarco del colosso di Mountain View nella telefonia, l'azienda ha messo in rete il kit per gli sviluppatori. Il sito è reperibile all'indirizzo http://code.google.com/android. Per incentivare la partecipazione alla piattaforma open source di Google, con la possibilità di creare applicazioni che vanno dal social networking alle funzioni di chi vuole avere l'ufficio in tasca, è previsto un premio di dieci milioni di dollari.
C'è però un particolare che non farà felici gli sviluppatori italiani: il concorso in Italia non è attivo. Sul regolamento si legge infatti che «il concorso è escluso ai residenti in Italia e Quebec a causa di restizioni locali». La notizia è stata notata da alcuni blogger poco dopo che Google ha dato la notizia sul blog ufficiale. "Pablo72" ha subito notato l'incongruenza e l'ha segnalata nei commenti, mentre la voce è velocemente rimbalzata sulla rete. Tra i primi blog ad occuparsene c'è stato Illusion's blog. Oltre al nostro Paese e al Quebec sono esclusi Cuba, Iran, Syria, North Korea, Sudan, e Myanmar (Burma), per evidenti motivi legati alle leggi americane.
Al di fuori di questi Paesi il totale di 10milioni sarà diviso in due sottopremi da 5 milioni l'uno: la seconda tranche prenderà il via dopo la realizzazione del primo terminale. Nella prima fase le 50 applicazioni che riceveranno il maggiore consenso saranno premiate con un premio di 25mila dollari, poi partirà una seconda competizione che metterà a disposizione 275mila dollari per i primi dieci e altri 100mila per chi occuperà le dieci posizioni successive.
Intanto Google ha mostrato le prime immagini di come funzionerà Android. I video messi su YouTube dall'azienda sono due: nel primo a prendere parola è direttamente il co-fondatore Sergey Brin che lascia poi la parola a un ingegnere di Google. Nel secondo si vedono più nello specifico altre applicazioni. Dai filmati, che mostrano un prototipo, emerge come l'interfaccia sarà semplice e per alcun versi simile all'iPhone della Apple. Non sarà solo touch screen, ma per alcune applicazioni basterà sfiorare lo schermo con le dita. Fedele alle intenzioni di Google l'apparente semplicità con cui si usa internet sullo schermo del terminale. Rendere più comune l'esperienza di internet in mobilità è infatti il requisito necessario per far volare la pubblicità online sui telefonini, com'è nelle ambizioni di Mountain View.