ILSOLE24ORE.COM > Notizie Tecnologia e Business ARCHIVIO

Mobango, la community Web 2.0 del telefonino

di Gianni Rusconi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
15 novembre 2007


Nell'universo dei siti di social networking non ci sono solo YouTube, Flickr o MySpace. Ci sono anche realtà, e Mobango è una di queste, che sono nati con una precisa identità, simile ma non del tutto a quella dei grandi portali Web pensati per attirare milioni e milioni di utenti su scala globale. Quella cioè di offrire servizi per creare, pubblicare, archiviare e condividere gratuitamente contenuti originali auto prodotti (sul Web in primis) attraverso il telefono cellulare.
La community in questione, fondata in Italia nel 2004 da Fabio Pezzotti - un "Internet imprenditore" (così ama definirsi) che in passato ha dato vita a Webnext, media company specializzata in editoria di portali e in pubblicità on line, poi passata nelle mani di Matrix, la filiale di Seat pagine Gialle editrice di Virgilio – oggi è arrivata a superare il tetto dei due milioni di utenti registrati in tutto il mondo (rispetto agli 1,3 milioni di aprile) di registrati in oltre 50 Paesi. Di questi circa 250.000 sono italiani e hanno (come nel resto del globo) dai 18 ai 35 anni e sono in prevalenza (il 70%) maschi. Numeri significativi che riflettono una crescita costante delle attività, confermata dal fatto che da giugno a oggi Mobango ha riportato un incremento medio del 40% fra pagine viste e utilizzo dei servizi resi disponibili dalla piattaforma sviluppata interamente in Italia. Ma a far notizia è in particolare un altro dato: alla fine di ottobre circa il 60% del traffico e dell'utilizzo dei servizi da parte dei membri della community Mobango è stato generato da cellulare e il restante 40% da personal computer collegati in Rete.
Quindi mobile che batte fisso anche nel Web 2.0, il che significa che molti utenti sono ormai convinti dell'efficacia del telefonino per dilettarsi con musica, suonerie, wallpaper, video clip, foto, giochi e via dicendo. Il tutto, nel caso specifico di Mobango, grazie a un programma che converte in automatico i contenuti digitali di cui sopra in file compatibili con i telefoni cellulari, di qualsiasi marca e per qualsiasi sistemi operativo. Pezzotti - che in Mobango ci ha investito di suo pur se finanziato dal fondo di venture capital inglese Doughty Handson - ha così inquadrato il fenomeno: "la nostra crescita riflette la grandissima produzione di contenuti autonomi che sta avvenendo in tutto il mondo da parte di appassionati, giovani e non solo, che usano sempre più i cellulari per condividere con amici o gruppi di persone foto, videoclip e altro. Il nostro punto di forza è nel mettere a disposizione della community una piattaforma che consente di produrre, condividere e convertire contenuti da Internet al cellulare e viceversa facilmente, con i soli costi della connessione. Che – aggiunge Pezzotti - anche in Europa e non più soltanto negli Usa stanno finalmente diventando meno onerosi".

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
7 MAGGIO 2010
7 MAGGIO 2010
7 MAGGIO 2010
7 maggio 2010
 
L'Italia vista dal satellite
La domenica di sport
Sony Ericsson Xperia X10
Nokia N8
Si chiude l'era del floppy disk
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-