Non si arresta il boom dei navigatori portatili: un mercato che a livello mondiale conterà entro la fine dell'anno oltre 23 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo, per un valore di circa 6 miliardi di dollari. Secondo Gfk Andec nel periodo luglio-agosto 2007 sono stati venduti, in italia 222.607 mila Pnd: il doppio del corrispondente periodo dell'anno precedente. Tra luglio e agosto il mercato Pnd ha registrato un giro di affari di 58,6 milioni di euro (40 milioni lo scorso anno). Il prezzo medio di un Pnd è sceso, dunque, a circa 260 euro. Ed è in ulteriore calo. Senza dimenticare le offerte sottocosto o le promozioni per gli apparecchi entry-level, il cui prezzo, con la mappa dell'Italia, è di 130-150 euro.
Per un Pnd di fascia medio-alta, come quelli provati da Nòva24, indicativamente si devono spendere circa 400 euro per avere un apparecchio che dispone della cartografia europea, ma alcune case offrono solo l'Europa occidentale e altre l'intero continente, oltre a una serie di funzionalità aggiuntive legare all'infotainment di bordo.
Ecco a cosa non rinunciare per poter scegliere un dispositivo che resti al passo dei tempi. La più importante è la sezione Rds-Tmc che permette di ricevere le informazioni aggiornate sulla situazione del traffico sulla rete autostradale. A breve debutteranno molti modelli di Npd con questa pratica funzionalità. Poi non deve mancare il collegamento Bluetooth, meglio se di classe 2.0+Edr, così il navigatore si usa come sistema vivavoce per il telefonino. Funzionale la possibilità, offerta dal software, di scegliere il mezzo (auto, camion, bicicletta o a piedi) con cui usare il Pnd, ma anche la presa miniUsb e la possibilità di fare sostituire la batteria. Invece la sezione di trasmittente Fm integrata è quasi inutile vista la difficoltà nel trovare una frequenza libera.