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Occhio agli sprechi

di Mario Cianflone

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8 novembre 2007

Risparmiare energia elettrica fa bene all'ambiente e al portafogli. Ed è facile farlo partendo da piccoli gesti quotidiani e da una scelta oculata di device e apparecchi. Un primo passo per non svenire all'arrivo della bolletta elettrica è l'adozione di elettrodomestici appartenenti alla cosiddetta classe A, ma sono importanti anche le lampade a basso consumo, utili soprattutto negli ambienti dove la luce è accesa per molte ore al giorno.
Fondamentale è utilizzare ciabatte multipresa dotate di interruttore alle quali collegare quella consueta doppia dozzina di alimentatori/caricabatterie per i cellulari, il lettore – o i lettori Mp3 – il navigatore Gps, le stampanti, i dischi fissi esterni, radio sveglie e Psp: insomma quel «di tutto, di più» che anche da spento mangia energia elettrica perché l'alimentatore, anche se non lavora a pieno carico, è comunque sotto tensione. Meglio dunque collegarli a prese con interruttore: così si spengono davvero.
Ma, se si parla di consumi in stand-by, allora occhio al televisore. In una recente inchiesta sul consumo dei flat tv, realizzata sul campo con tester e amperometro, alla mano dal mensile «Af Digitale» (in edicola in questi giorni) emergono dati significativi: ci sono apparecchi il cui consumo annuo è trascurabile, altri dove la spesa è invece rilevante. Il test è stato effettuato considerando un ciclo standard di funzionamento giornaliero attivo e in stand-by. Emerge, per esempio, che il Samsung PS63P76Fhd, un bestione di schermo da 63 pollici, consuma tanto e costringe a una spesa di oltre 114 euro l'anno. Beh, se si vuole veramente il cinema in casa, qualcosa si dovrà pur pagare. Invece, il Samsung Lcd da "soli" 32 pollici siglato 32R86Wd comporta un mini esborso: 14,48 euro, praticamente dieci volte meno. Alcuni modelli Panasonic fanno girare forte il contatore, mentre Sharp e Sony in media si comportano bene. Va sottolineato infine che più è grande lo schermo, maggiore sarà – in genere – il dispendio energetico a televisore attivo, mentre in stand-by i migliori apparecchi scendono sotto il watt, ma non vanno mai oltre i tre: molto meno di un comune tv a tubo catodico. E per risparmiare attenzione anche al pc: un notebook acceso tutta la notte per il file sharing è sicuramente più conveniente di un desktop con a bordo un alimentatore per il gaming da 500 e passa watt.

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