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Vista compie un anno ma il «vecchio» Xp è ancora il Re. Windows 7? Nel 2010

di Gianni Rusconi

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31 gennaio 2008
SONDAGGIO
Windows Vista, cosa ti piace e cosa non sopporti

Un anno fa tutta Microsoft festeggiava il rilascio della versione consumer di Vista, il prodotto più avanzato – questo il claim usato dai vertici della casa di Redmond - mai partorito dalla più grande società di software al mondo. Dodici mesi e oltre 100 milioni di copie vendute dopo i chiaroscuri che hanno contrassegnato l'avvento del prodotto non si sono dissolti. Anzi. La questione della sicurezza rimane un punto aperto: Microsoft nel 2007 ha distribuito 69 update per tappare le falle del sistema e nei primi giorni di quest'anno ha provveduto a rilasciare una "patch" per ovviare a una vulnerabilità ritenuta molto pericolosa se utilizzata dagli hacker su larga scala. A metà febbraio arriva l'attesissimo Service Pack 1 (il primo sostanziale kit di aggiornamento di sicurezza del software) e con esso le attese migliorie funzionali e gli attesi rimedi ai numerosi bug del sistema operativo che dovrebbero convincere le aziende ancora decisamente reticenti a effettuare una costosa migrazione verso l'ultima versione di Windows.
Vista, però, malignano alcuni esperti e addetti ai lavori, rischia di essere un brand la cui immagine è irrimediabilmente macchiata. Della popolarità di Windows e di come questo marchio sia il principale biglietto da visita di Microsoft non si discute; Vista, invece, sarebbe agli occhi di tanti (consumatori) un accessorio dell'universo Windows, il sistema tramite cui accedere ai servizi Live e non il "sistema operativo" in quanto tale. Sulla reale diffusione di Vista, inoltre, c'è chi ha fatto i conti in tasca alla società nordamericana: nel 2007 sono stati venduti 270 milioni di nuovi computer e solo poco più di un terzo di questi era equipaggiato con il nuovo sistema operativo. Considerando che Windows è installato su circa il 95% di notebook e desktop è facile intuire come Xp (90 milioni le copie vendute nel primo anno di vita, in un mercato da 130 milioni di pc) abbia fatto ancora la parte del leone. Tanto che Microsoft ne ha allungato la distribuzione fino al 30 giugno 2008. Vista, questo il punto, non è piaciuto a tutti e le difficoltà emerse nel renderlo compatibile ai software e all'hardware esistente sono divenute spesso e volentieri dei veri e propri ostacoli (soprattutto nelle medie e piccole aziende). Su molti blog della Rete il dibattito è quanto mai acceso e uno dei temi caldi è il numero effettivo di licenze registrate: molte meno, questa il messaggio, delle copie del sistema operativo preinstallate sui computer venduti a scaffale.

Il nuovo Os è in lavorazione. Ma non sarà pronto nel 2009
La domanda, fra gli addetti ai lavori, è già inflazionata: Windows 7, nome in codice del nuovo Os (l'ultimo?) di Microsoft è attualmente già in sviluppo? Fra indiscrezioni e smentite, la sensazione che emerge dalle community on line è che a Redmond stiano effettivamente lavorando al successore di Vista partendo proprio dalle fondamenta tecniche su cui è stato edificato l'attuale Os. La posizione ufficiale di Microsoft in merito è la seguente: "siamo al momento nelle fasi di progettazione di Windows 7 e ci aspettiamo uno sviluppo di almeno tre anni. La data di lancio specifica sarà determinata solamente una volta che l'azienda reputerà di aver raggiunto un livello qualitativo tale da permetterne la presentazione". Interpretando il messaggio si può verosimilmente affermare che la data di lancio di Windows 7, che si caratterizzerà a quanto sembra per un'interfaccia più pulita e pochi altri sostanziosi aggiornamenti, sia nel corso del 2010. Più in là rispetto ai tempi prospettati da Steve Ballmer (con il rischio di arrivare lunghi rispetto ad alcune specifiche esigenze degli utenti in chiave Web e in materia di contenuti digitali) ma tutto sommato nella norma rispetto alle normali cadenze di rilascio di un nuovo sistema operativo.
Altra domanda chiave che si stanno ponendo molti utenti (e parecchi Cio e responsabili It in azienda) è la seguente: meglio aspettare ancora due anni per il nuovo o intraprendere subito la migrazione da Xp a Vista? Gli analisti di Gartner, in proposito, sono di questo avviso: passare direttamente da Xp a Windows 7 rischia di generare problemi più gravi (in fatto di supporto e di compatibilità) di quelli che si vorrebbero evitare con l'adozione di Vista. È successo per l'avvento di Windows 98, Windows 2000 e Windows Xp e nulla esclude che la storia si possa ripetere. Certo è che Microsoft rilascerà "patch" di sicurezza per Windows Xp almeno fino al 2014, ma come la mettiamo con i prodotti di altri software vendor che con il sistema di Microsoft devono necessariamente dialogare? Gartner fissa a inizio 2010 la "dead line" del supporto relativo ai prodotti per Xp e per il 2012 il momento in cui non saranno più distribuite applicazioni per la vecchi piattaforma operativa. Fra tre anni Windows 7 dovrebbe essere stato già rilasciato e allora sapremo se Vista, nel frattempo, avrà convinto gli scettici.

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