L'outsourcing è un mercato che denota molta stabilità e l'incremento di domanda globale previsto da Gartner per il 2008, pari all'8,1%, conferma l'andamento di crescita lento ma costante dei cosiddetti "managed services" delle risorse It. I servizi gestiti, per definizione, sono tutte quelle attività - dalla consulenza progettuale all'implementazione delle soluzioni hardware e software, dalla gestione degli asset a quelli dei processi, dal mantenimento/aggiornamento nel tempo delle infrastrutture fino al mero supporto tecnico del parco prodotti – che hanno a che fare con la dotazione informatica di una azienda e che questa decide di poter affidare a un fornitore esterno (l'outsourcer appunto). Dalla fine degli anni '90 in poi quello dei servizi It è un mercato che pian piano ha interessato l'economia su scala globale (oggi vale oltre 750 miliardi di dollari) e che inevitabilmente è diventato il punto di non ritorno per molti dei grossi calibri del settore informatico.
È un mercato, altresì, che registra periodicamente gli scossoni provocati dai processi di fusione e acquisizione (Hp che compra Eds non sarà certo l'ultimo anello di questa catena) e presenta anche delle zone d'ombra non indifferenti. Gli analisti di Gartner ne hanno per esempio evidenziato alcune in un report dedicato proprio al fenomeno dell'outsourcing ("Gartner on Outsourcing, 2007-2008"). Non sempre, fanno notare, il ricorso all'It outsourcing ha portato i frutti sperati in termini di migliore governance delle risorse sebbene l'imperativo della riduzione dei costi abbia lasciato, rispetto al recente passato, più spazio alla razionalizzazione dei processi e all'accesso mirato e a prezzi ragionevoli alle competenze necessarie all'azienda. Nel 2007, altra considerazione di peso, il valore dei contratti di outsourcing firmati dalle aziende sono diminuiti in media del 50%, anche per la sempre più spiccata strategia "multisourcing" delle grandi organizzazioni, che tendono a frazionare su più fornitori (comunque pochi) le attività e i processi di gestione dell'It.

Il fenomeno Saas cambierà le regole del mercato outsourcing?
Quest'anno, a detta di Gartner, prenderà ulteriormente corpo la tendenza a investire in servizi di outsourcing nell'ottica di supportare meglio i requisiti del business aziendale e si farà ancora più incisivo il ruolo giocato dagli outsourcer indiani (Infosys Technologies, Tata Consultancy Services e Cognizant Technology Solutions i principali). Il fatturato generato da questi ultimi negli Stati Uniti è in crescita del 40% all'anno e del 60% in Europa e la recessione economica americana non farà altro che incrementare, stando alle previsioni, la quota di attività demandate in off shoring per soddisfare obiettivi di contenimento dei costi e di maggiore flessibilità operativa. L'India, dicono da Gartner, rimarrà l'area privilegiata per la spesa in servizi It delocalizzati ma progressivamente sentirà montare il fiato sul collo da parte di altri Paesi (vedi l'Est Europa, mercato di sbocco per il near shoring) e di una disponibilità d'offerta più evoluta. Il mercato dell'outsourcing, spiegano in proposito gli analisti, sta cambiando e guarda con sempre maggiore attenzione a dinamiche di ingaggio che privilegiano nuovi modelli di distribuzione e gestione di infrastrutture It, applicazioni e processi di business. Modelli a "utility" che sono l'espressione concreta dei cosiddetti "software as a services", le applicazioni proposte in affitto tanto dai grandi software vendor (come Sap, Oracle e Microsoft) quanto dai colossi del Web (Google su tutti, che ha stretto di recente un sodalizio con la regina del Crm on demand, Salsesforce.com). Modelli alternativi all'It outsourcing tradizionale.

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