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Spostamento verso il consumer

di Luca Salvioli

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29 maggio 2008

Mike Lazaridis, 47 anni, fondatore, presidente e Co-Ceo di Rim, produttore canadese del BlackBerry, non parla molto. A una domanda sulle applicazioni che domineranno la scena nei prossimi anni risponde così: «Sicurezza, affidabilità, gestione». Certamente non ama le frasi a effetto. Un consiglio a un ragazzo che sta studiando all'università? «Finirla», detto da uno che l'ha mollata per fondare un'azienda che oggi vale 1,88 miliardi di dollari. «L'università di Waterloo mi ha dato un dottorato in ingegneria nel 2000 – dice, come se dovesse giustificarsi – comunque per andare avanti bisogna avere i clienti che ti pagano. Altrimenti meglio mollare. Gli imprenditori non amano il rischio, lo evitano». Alla faccia dello "Stay Hungry. Stay Foolish" che Steve Jobs consigliò agli studenti della Stanford University di Palo Alto al ricevimento della laurea ad honorem.
Al Wireless enterprise symposium di Orlando, evento annuale di Rim, di clienti ce n'erano più di 5mila. In un enorme salone 140 aziende (delle 800 dell'alleanza degli sviluppatori) mostravano le loro applicazioni per il BlackBerry, fotografando un passaggio deciso verso gli applicativi aziendali. È il caso dell'accordo con Sap per portare in mobilità il Crm, oppure con Ibm e il suo software Lotus. Vendor, start-up, grosse aziende del software provano a mobilizzare il mondo business. Applicazioni commerciali, pubblicità, social network, comunicazione, navigazione e mappe, media, divertimento, programmi per la produttività personale e la gestione della giornata. Nel salone a fianco, è in esposizione il nuovo Bold. Telefono che dà l'idea di un passaggio al mondo consumer che è in atto: a fianco delle funzioni business c'è una grossa enfasi sul design: connettività 3G (per la prima volta), Gps, Facebook.
BlackBerry vuole andare oltre la mail? «Lo diciamo già da tre anni, non è una novità – risponde Lazaridis –: sette anni fa avevamo 72 partner che scrivevano applicazioni, oggi sono 800. Abbiamo un business plan: crescere. Investiamo su una piattaforma che con la mail – ancora la killer application – ha acquisito un'affidabilità distintiva. Ora abbiamo messo sul piatto 150 milioni di dollari per finanziare nuovi programmatori e progetti. L'associazione di BlackBerry con i businessmen è molto forte. Ma in Canada, dove abbiamo l'80% del mercato, ci sono intere famiglie che usano il nostro device».
Eppure la competizione si fa accesa. «È un mercato immenso, con 1,2 miliardi di telefoni venduti all'anno. Come quello dell'auto. Non tutti guidano la stessa. C'è spazio per la differenziazione. L'importante è fidelizzare. Quando Apple ha annunciato il nuovo telefono le nostre vendite si sono impennate. La gente va negli store in cerca di un telefono con la mail e Facebook, e scopre che ci sono un sacco di alternative. Due anni fa non c'era tutta questa scelta». BlackBerry è un «brand d'ispirazione», lo usano avvocati, manager, medici, «praticamente tutte le celebrità». «Madonna ci dorme insieme. Devo ammettere che lo faccio anch'io, ma il mio è un caso patologico».

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