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Yang (Yahoo!) riapre la porta: «Se Microsoft ha qualcosa di nuovo da dire…»

di Gianni Rusconi

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6 maggio 2008

La partita è tutt'altro che chiusa. L'ipotesi di merge fra Microsoft e Yahoo!, annullata con la lettera scritta da Steve Ballmer sabato, rimane in piedi nonostante entrambe le compagnie (e quella di Redmond soprattutto) siano molto attive in queste ore nel trovare nuove strade. E la nuova potenziale apertura viene proprio da colui, Jerry Yang, il Ceo della società californiana, che ha vestito i panni del fiero ma forse irrazionale paladino dell'indipendenza della compagnia che per prima ha scommesso su Internet. Il giovane capo di Yahoo! è finito nel mirino di una parte della comunità finanziaria e dei media americani come principale sconfitto della vicenda e si è trovato di fronte i musi lunghi di tanti azionisti increduli di fronte alla decisione di rinunciare a un premio superiore al 70% sul valore delle azioni e alla fragorosa quanto immediata caduta del titolo in Borsa ieri, alla riapertura dei listini. Yang, in un'intervista rilasciata ieri all'agenzia Reuters, si è scrollato di dosso le accuse chiamando in causa Microsoft e lasciando intuire che la trattativa potrebbe anche riprendere: "stavamo negoziando un modo per trovare un terreno comune e poi sabato hanno scelto di andarsene. Hanno iniziato loro e se ne sono andati. Se hanno qualcosa di nuovo da dire, saremo aperti... sono più che desideroso di ascoltare". Parole forti che fanno ipotizzare questa riflessione, per altro ampiamente dibattuta nei giorni scorsi: se Microsoft è nella condizione di mettere sul piatto la cifra (36/37 dollari per azione) che chiede Yahoo!! l'operazione si fa, subito. Come si giustifica quest'ultima uscita di Yang, che di fatto attribuisce a Ballmer la responsabilità prima del mancato accordo? È un tentativo di allontanare la pressione sulla sua persona o una tattica per arrivare a centrare l'obiettivo di vendere la società al miglior prezzo possibile?
Gli analisti sono naturalmente sul chi va là in attesa di registrare le prossime mosse di Microsoft (l'accordo con Aol, con Rupert Murdoch e la sua Fox Interactive?) e intanto a mettere ulteriore pepe sulla faccenda è intervenuto il Ceo di Sap, Henning Kagermann. Il numero della casa tedesca ha infatti elargito pubblicamente nel corso del Sapphire in corso ad Orlando alcuni consigli a Steve Ballmer, incoraggiandolo a spendere fino a 50 miliardi di dollari per compare Yahoo!!. Per Microsoft, ha detto Kagermann, la sfide da vincere sono maggiori nell'area consumer che non in ambito enterprise, dove per altro Sap ha nella casa di Redmond (le due compagnie furono vicine, nel 2004, a un clamoroso merge) un potenziale concorrente per quanto riguarda le applicazioni software di Crm e di business management. L'operazione di Yahoo!! s'ha da fare, per il Ceo di Sap, per due motivi. Il primo: Ballmer potrebbe ripresentarsi al tavolo delle trattative non appena la società di Sunnyvale mostrerà segni di debolezza nel sostenere la propria strategia di business. Il secondo: Microsoft non avrebbe mai offerto 46 miliardi di dollari senza aver pianificato in modo adeguato come integrare le due compagnie.

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