Il mercato dei personal computer continua a crescere. La recessione economica e i tagli alle spese riguardano, a quanto pare, qualche altra categoria merceologica. Se le stime elaborate da Idc saranno confermate, infatti, quest'anno verranno venduti nel mondo circa 310 milioni di pc (server x86, desktop e notebook), pari a una crescita del 15,2% rispetto al 2007 e un volume d'affari nell'ordine dei 285 miliardi di dollari. Previsioni, quelle delle società di ricerca, che sono state ritoccate verso l'alto per effetto del boom dei portatili e dell'ascesa improvvisa dei cosiddetti "netbook", segmento che ha registrato il successo di vendite dell'Eee PC di Asus e la recente discesa in campo di Hp e Acer.
Entro fine anno, nel complesso, i pc mobili acquistati da aziende e consumatori dovrebbero essere 145 milioni in virtù di una crescita del 34,5%, crescita che fa seguito a quella altrettanto corposa del 2007, quando l'incremento di vendite si assestò al 33,9%. La notizia, dicono gli analisti, è ovviamente ben accolta da tutti i produttori per il semplice motivo che il margine di profitto sui notebook è superiore a quello garantito dai computer da tavolo ma ha le gambe corte. Sin dal 2009, infatti, la corsa in avanti di questo mercato subirà una brusca frenata e stando ad Idc la crescita globale di domanda si ridurrà al 13.4%, per poi scendere ulteriormente intorno al 9% a partire dal 2010 e fino al 2012, quando il business globale dei pc andrà a valere oltre 350 miliardi di dollari e sarà coperto per il 59% (in volumi) dai mercati emergenti, e cioè Asia-Pacifico (Giappone escluso), America Latina, Europa dell'Est, Africa e Medio Oriente.
Altre indicazioni, sull'andamento 2008 delle vendite, sono arrivate in concomitanza anche da Gartner, la cui stima di crescita rispetto all'anno precedente è del 12,5% (a quota 297 milioni di unità su scala mondiale). Stime in rialzo, come nel caso di Idc, legate alla forte domanda di portatili, andata oltre le previsioni nel consuntivo dei primi tre mesi forse e resta agli analisti la curiosità di capire se questo genere di beni saranno del tutto o quasi esentati dagli effetti della recessione economica. Altro dato sui cui riflettere, secondo Gartner, è quello riguardante il previsto gap di crescita dei mercati emergenti (17,1%) rispetto a quella dei mercati maturi (6,3%), che si fa ancora più accentuata (39,4 contro 19,1%) nell'ambito specifico dei pc portatili. La società di ricerca americana ha fissato inoltre al 30% l'incremento di vendite dei notebook nei dodici mesi a livello mondiale e non ha fatto mistero del fatto che una parte di questa costante escalation si possa imputare ai portatili low cost (e il riferimento è andato ancora una volta all'Eee Pc) e alla nuova generazioni di computer bonsai. Rispetto ad Idc, la sensazione dei ricercatori di Gartner è quella di una corsa in avanti a doppia cifra che durerà ancora a lungo a condizione che l'inflazione e il caro vita nei Paesi emergenti non si faccia troppo sentire nel breve e medio termine. Di una cosa sono comune tutti certi: che i portatili saranno di gran lunga il prodotto che catturerà sempre di più le attenzioni degli utenti.
