E se il navigatore diventasse una porta per accedere a una community che fornisce contenuti aggiornati per gli utenti dei GPS? Uno scenario simile può sembrare fin troppo avveniristico, ma se a descriverlo è Alain De Taeye, fondatore e Ceo di Tele Atlas, può anche succedere che diventi realtà in meno che non si dica. Basti considerare come la base installata dei Pnd sia in costante ampliamento e questo crea di fatto una comunità di potenziali "raccoglitori" di dati statistici e informazioni. Non a caso, De Taeye giudica questo popolo di navigatori come una "incredibile fonte per migliorare il database" della cartografia utilizzata a bordo dei device. Se si applica questa logica all'acquisizione di Tele Altas da parte di TomTom, si evince come il futuro che abbiamo ipotizzato all'inizio sia molto più vicino di quanto si pensi. Ciò non significa togliere alle aziende il loro compito. Tele Atlas manterrà la prerogativa di realizzare mappe affidabili impiegando gli strumenti tradizionali; tuttavia, per garantire un aggiornamento costante delle strade, è necessario il contributo di chi usa il Pnd tutti i giorni: cioè, gli utenti. Nell'integrazione delle rispettive conoscenze in ambito di navigazione, TomTom può offrire il servizio MapSource. I dati raccolti tramite questo software andranno a integrare le informazioni già in possesso di Tele Atlas. Si apre così la strada alla Nav 2.0, spiega De Taeye, un po' parafrasando la filosofia alla base del Web 2.0. Consiste nel dare la possibilità a chi possiede un navigatore di correggere un numero crescente di informazioni associate alla cartografia. A scanso di equivoci, il Ceo di Tele Atlas precisa subito che alla community non sarà delegato il compito di creare mappe ex novo. Piuttosto, le persone che vogliono spontaneamente fornire il loro contributo aiuteranno a creare una nuova gamma di servizi. De Taeye fornisce un paio di esempi su come questo può avvenire. E' il caso di IqRoutes, a bordo dei più recenti modelli TomTom Go, che calcola il percorso migliore basandosi sui dati statistici di percorrenza delle strade. O ancora, l'Hd Traffic, per ora non attivo in Italia, che censisce la viabilità in tempo reale. Il fondatore di Tele Atlas si spinge oltre, sostenendo che MapShare potrebbe essere aperto a una serie di altri produttori di PND con lo scopo di estendere ulteriormente la comunità di contributi e aggiornamenti alle mappe. Ciò che descrive De Taeye non è una sorta di Wikipedia estesa al mondo della navigazione satellitare. Ad aziende come Tele Atlas spetta l'onere di aggregare i dati raccolti dagli utenti e di renderli veritieri. Va da sé che non sono ammesse correzioni errate o poco veritiere alle strade, quindi è necessario un organo che certifichi l'affidabilità dei contributi da esaminare. Dunque, in ultima analisi, alla community viene chiesto di aiutare: così come accade con il Web 2.0, nell'era del Nav 2.0 gli aggiornamenti e i contributi arrivano dal basso, cioè dagli utenti. Tutto ciò assumerà un'importanza ancora maggiore nella prossima era della Connected Navigation, cioè quando gli apparecchi GPS potranno connettersi autonomamente a Internet. Le correzioni apportate saranno caricate direttamente sui server, verificate e rese disponibili in tempo reale alla comunità, senza nemmeno passare dal computer come avviene oggi per scaricare gli update. De Taeye non esita a chiamare questi feedback una "benzina" per estendere ulteriormente le funzioni dei Pnd. Nella sua sfera di cristallo vede un futuro in cui sarà possibile anche aggiungere commenti ai punti di interesse, per esempio commentando un ristorante o dando la propria valutazione sull'albergo. Questi giudizi saranno condivisi tra tutti gli utenti connessi, come avviene già oggi su molti siti Web di e-commerce.
