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Dal 31 ottobre tutta la Sardegna è digitale

di Alessandra Tibollo

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31 ottobre 2008

Il passaggio al digitale terrestre è realtà in Sardegna. Lo switch off nell'isola è diventato definitivo, così dal 31 ottobre nei 337 comuni sardi la televisione si riceve solo in digitale. Si tratta della prima regione d'Italia «all digital», nonché dell'area più vasta in Europa. È toccato alla città di Ozieri, in provincia di Sassari, il destino di essere l'ultimo comune della Sardegna a passare definitivamente al digitale. E Italia Uno è stato l'ultimo canale a spegnere le sue frequenze analogiche nell'isola. La digitalizzazione della Sardegna è «un risultato straordinario - ha sottolineato il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani - ottenuto grazie all'apporto di tutti gli attori di questa rivoluzione: broadcaster, produttori e distributori di decoder per il digitale terrestre, installatori di antenne, associazioni di volontariato e di consumatori che hanno accompagnato questa transizione».

Questa rivoluzione coinvolge 1 milione e 665 mila abitanti. Più di 640 mila famiglie che sono passate da un'offerta televisiva analogica basata su 26 canali (10 nazionali e 16 locali) a una nuova piattaforma digitale gratuita che comprende 59 canali (29 nazionali e 30 locali). Una cifra destinata a salire, dal momento che il digitale terrestre permette di moltiplicare per cinque il numero dei canali. Inoltre, migliora anche la qualità dell'immagine e del suono. Minimi i cambiamenti per il consumatore: una volta acquistato il decoder (che in Sardegna ha raggiunto il 90% di penetrazione nelle case) e riprogrammati i canali, la televisione funziona alla vecchia maniera, con un clic del telecomando. Un passaggio favorito anche dal contributo di 50 euro da parte dello Stato per l'acquisto del decoder e dall'attivazione di un call center che nei quindici giorni dello switch off (dal 15 al 31 ottobre) ha ricevuto ben 58 mila telefonate di richiesta di informazioni. Non solo per aiutare i consumatori ad abituarsi al digitale, ma anche per permettere alle 16 emittenti locali e 7 nazionali di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti (per un totale di 820 transizioni): a questo sono serviti i quindici giorni di "transizione" al digitale in Sardegna.

Nella corsa alla scadenza del 12 dicembre 2012 per lo switch off in tutto il Paese, stabilita da una direttiva dell'Unione europea, l'Italia prevede di coprire il 70% del territorio entro il 2010. Secondo il calendario di transizione al digitale, approvato dall'Autorità per le Telecomunicazioni, le prossime regioni a passare al digitale terrestre saranno la Val d'Aosta e il Piemonte occidentale. In più il Ministero delle Comunicazioni promette un ulteriore sforzo per portare al digitale entro la fine del 2009 anche le grandi città, come Roma, Napoli e Torino, per un totale di circa il 30% della popolazione italiana.

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