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Il gel solare, economico e made in Italydi Giuseppe Caravita |
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1 ottobre 2008
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Alla Esco, però, hanno sviluppato qualcosa che anche a questi grandi laboratori non è finora riuscito. «Con un squadra di trenta ricercatori, per quattro anni, e grazie alla determinazione di Giuseppe Vetere, abbiamo lavorato su un gel nanostrutturato in silicio e, soprattutto, messo a punto un nuovo processo industriale, che stiamo brevettando, in grado di realizzarne buone quantità - spiega Cairani - e poi lo abbiamo provato in laboratorio iniettandolo dentro normali finestre a doppi vetri, ottenendone risultati positivi e stabili».
Cifre risultanti: il gel ha un'efficienza fotovoltaica (in condizioni ottimali) di circa la metà rispetto a una cella fotovoltaica in silicio monocristallino (il 9,7% contro il 20%) ma costa, almeno a bocca del piccolo "reattore" già operativo alla Esco Energy, non più di due euro per watt prodotto.
In realtà, spiega lo stesso Cairani, il dato va preso con cautela. «Il costo di produzione del gel è solo una parte della storia. Lo abbiamo misurato in laboratorio, ma in condizioni reali c'è ancora molto da fare». Basta infatti che la finestra non sia perfettamente inclinata sull'asse solare e il 9% di efficienza si puo' dimezzare. «Anche se il nostro gel ha mostrato un'inaspettata capacità di catturare le frequenze di luce nell'infrarosso e ultravioletto, ed è quindi produttivo anche in presenza di ambienti a illuminazione artificiale notturna». Vi è poi da mettere in conto il costo del cablaggio elettrico degli infissi, l'appesantimento delle finestre (il gel è un po' più denso dell'acqua), la messa in opera di un inverter in grado di convertire l'energia elettrica per la rete.
Risultato. Fino a giugno 2009 la Esco produrrà il gel solo per sé e la sua rete di franchising, spiega Vetere, poi ne aumenterà la capacità produttiva anche per il mercato aperto. E nei prossimi mesi alla Esco Energy converrà sperimentare il gel su edifici caratterizzati da grandi superfici a doppi vetri (palazzi uffici...) e dove la massa critica energetica del gel fotovoltaico incorporato potrà essere più efficacemente dimostrata.
«Stiamo pensando anche a nuove applicazioni, come uno strato trasparente applicato su un pannello fotovoltaico in silicio tradizionale - spiega Cairani - con l'obiettivo di aumentare l'efficienza complessiva del pannello, e di diversi punti percentuali». Un "sandwitch" (silicio monocristallino più gel) che potrebbe arrivare 25% o persino il 30% di conversione solare-elettrico, e senza insormontabili aggravi di costo.
E a quel punto una centrale fotovoltaica del 2010-12 (scontando anche un prevedibile dimezzamento dei costi delle celle tradizionali) potrebbe davvero arrivare, con la spinta del nuovo gel, alla tanto sospirata "grid parity".
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