Dalle Alpi alla Sicilia, sabato 25 ottobre è il Linux Day: per il settimo anno di seguito si festeggia Linux e l'open source. Sono coinvolte ben 123 città italiane, a riprova che il software libero si propaga a macchia d'olio e trova sempre più estimatori. Merito anche dei Linux User Group, gruppi non profit che si sono assunti l'onere e l'onore di divulgare il verbo del codice e del free software. Una volta una sorta di carboneria del software, oggi una community sempre più agguerrita man mano che questa particolare tipologia del software si espande. Lanciata e coordinata dalla Italian Linux Society, il Linux Day è una manifestazione di respiro nazionale articolata in una serie di eventi locali. L'organizzazione degli eventi locali è di diretta responsabilità dei gruppi locali, purché rispettino le linee guida generali della manifestazione: Linux al centro, divulgazione presso il grande pubblico senza dimenticare utenti più informatizzati. L'ingresso agli eventi è gratuito, non mancano le aziende che commercializzano sistemi Linux-based. Se si va col proprio computer c'è sempre qualcuno che può supportare nella istallazione di Linux. Non mancheranno momenti ludici, come gli installation party. Per l'elenco completo delle città si consulti il sito ufficiale della manifestazione www.linuxday.it. Agli organizzatori è giunta una lettera del presidente Giorgio Napolitano, che vede nel software libero un grande veicolo per la diffusione della cultura informatica nel nostro paese.