Il touchscreen? Superato, almeno per Nokia. Nell'attesa che sia distribuito il 5800 XpressMusic, il primo smartphone finlandese che si può controllare con un'interfaccia touch, già si parla delle tecnologie future. Stando a quanto dice Alastair Curtis, il capo dei designer di Nokia. "Non abbiamo ancora presentato quello che pensiamo sia adatto agli apparecchi evoluti della gamma N-Series. Vedrete nei prossimi mesi, anni... cosa riteniamo sia giusto", si lascia sfuggire Curtis a un evento dedicato alla stampa. Non pago, va oltre: "sto parlando di un sistema basato sui gesti. Ma non posso dirvi di più, i prodotti stanno per arrivare", confessa il designer. Dunque, alle critiche sull'assenza del supporto multitouch nel primo smartphone sensibile al tocco di Nokia, Curtis risponde sostenendo che non ci sarà nemmeno bisogno di toccare il display nel prossimo futuro.

D'altro canto l'azienda è in possesso di un brevetto (presentato a giugno 2007 e non ancora impiegato in alcun telefonino) che consente di controllare un telefonino semplicemente muovendo le dita di fronte allo schermo. Un sensore a ultrasuoni consente di rilevare i gesti nell'aria e di interpretarli come comandi. Per esempio, ruotando le dita in senso orario o antiorario è possibile interagire con le immagini, mentre muovendosi verso destra e sinsitra, oppure dall'alto al basso, si esegue lo scrolling delle pagine Web. Niente di più semplice. Quanto bisogna attendere? Curtis non si espone ma ci tiene a sottolineare che la gamma prodotti del 2010 è già stata definita.
L'illustre portavoce coglie anche l'occasione per ricordare come lo sviluppo dell'hardware e del software abbia finora seguito due binari paralleli. In virtù di una recente riorganizzazione interna, i team di sviluppo impegnati sui due fronti ora collaborano strettamente. Questa strategia porterà "sostanziali miglioramenti" nei cellulari che saranno presentati nel corso del 2009. "Per creare apparecchi che siano apprezzati dagli utenti, devi pensare al design, all'elettronica, al pacchetto e all'uso come a un'esperienza olistica", cioè integrata e che compenetri le varie componenti tra loro in un tutt'uno. Curtis conclude portando a esempio del suo ragionamento il Nokia 5110, dotato di un'interfaccia semplice e intuitiva controllabile da un singolo tasto; non per questo, il dispositivo aveva un hardware limitato. Anzi era allo stato dell'arte.