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La dieci bufale tecnologiche del 2008

di Gianni Rusconi

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29 dicembre 2008

Il gossip tira sempre, che si tratti di star hollywoodiane o calciatori e veline di casa nostra. Ma anche le grandi "sparate" che caratterizzano il mondo delle tecnologie hanno un seguito rilevante, amplificato in modo esorbitante dai blog e dai forum presenti in Rete. E così, come recita uno dei siti tecnologici più seguiti d'America (l'edizione on line di PcWorld), ecco materializzarsi una classifica che mette in fila le bufale più grosse del 2008, i rumors rimasti come antipasto di clamorosi annunci solo sulla carta (o meglio su qualche pagina Web).

Digg, Google e Microsoft
Secondo la classifica al decimo posto figura il sito di social bookmarking Digg. Per mesi si è detto che Microsoft e Google avrebbero scalato la società, con un'operazione valutata fra i 200 e i 300 milioni di dollari. Per il momento non se n'è fatto nulla.

Il presunto ritardo di Android
Certo, invece, è stato il debutto del primo googlephone G1, che ha smentito le voci - fra cui quella autorevole del Wall Street Journal - che vedevano invece Htc alle prese con vari problemi e quindi costretta a posticipare nel 2009 le consegne dello smartphone a T-Mobile. L'operatore di Deutsche Telekom ne ha venduti 1,3 milioni di due mesi e anche le iniziali teorie che vedevano Android come una piattaforma difficilmente appetibile per gli sviluppatori sembrano aver trovato efficaci smentite.

Arriva lo Zune Phone?
Sempre in tema di cellulari ha tenuto e tiene tuttora banco la storia dell'ipotetico Zune Phone di Microsoft. Evoluzione dell'attuale lettore musicale del gigante di Redmond, le sue immagini (fasulle) sono apparse più volte su YouTube e su vari siti specializzati (fra cui The Inquirer e Wired) annunciandone il presunto debutto. Che ora molti profetizzano possa verificarsi all'imminente Ces di Las Vegas, quando sul palco salirà Steve Ballmer per parlare di Windows 7.
L'iPhone nano
Rimanendo in tema di previsti prossimi rilasci, un posto in graduatoria se l'è meritato l'iPhone Nano, la versione bonsai dello smartphone di Apple. Tempo addietro erano in tanti a profetizzarne il lancio in quantità industriali già per Natale, oggi sono in pochi a credere che verrà presentato al MacWorld di San Francisco di inizio gennaio, orfano tra l'altro di Steve Jobs. Più probabilmente non lo vedremo mai, anche perché il prezzo del melafonino è in rapida discesa.

La Xbox che legge i Blu ray e il netbook della Mela
Per i fedeli della console targata Microsoft sarebbe stato realizzare un sogno impossibile: utilizzare dischi Blu ray (la tecnologia digitale sviluppata da Sony) con la Xbox 360. Qualcuno si era spinto addirittura più in là: una nuova generazione di lettori a laser blu con la piattaforma di gioco "made in Redmond" integrata. Il sogno è rimasto al momento tale anche se l'indiscrezione è rimbalzata più volte su vere e proprie bibbie dell'hi-tech a stelle e strisce come Engadget e Gizmodo.

Il netbook fantasma/1
Il 2008 è stato l'anno dei netbook e non potevano certo mancare rumors dedicati a questo fenomeno. Il Mac-netbook è ancora una possibilità concreta e c'è chi lo aspetta condifente che sia - come dipinto da molti - una via di mezzo fra l'iPhone e il MacBook Air. Steve Jobs ha sempre negato sviluppi in tale direzione ma gli analisti sono convinti che Apple deve necessariamente misurarsi con questo mercato. Al MacWorld forse succederà qualcosa ma è molto difficile che un computer della Mela possa costare 300 dollari.

Il netbook fantasma/2
Prodotto "low cost" a tutti gli effetti lo sarebbe stato invece il "Midget pc", fantomatico nuovo esemplare di pc ultraportatile nato dalla fantasia di un citizen-journalist che ha sparato la notizia fasulla (appropriandosi di fonti vecchie di due anni) sul sito Arkansas IndyMedia, giusto il giorno successivo all'ultimo Cyber Monday.

Il tormentone Yahoo!
Le vicissitudini di Jerry Yang e della società californiana hanno praticamente monopolizzato intere giornate di cronaca hi-tech. Il matrimonio del secolo con Microsoft non si è celebrato sebbene in molti lo davano per ormai certo al momento dell'Opa da 46 miliardi di dollari lanciata dal gigante del software. La vicenda MicroHoo ha fatto clamore per tutto l'autunno, fino al giorno dell'addio del Ceo di Yahoo!, di poco successivo al dietro front di Google nell'alleanza sulla pubblicità on line. Le indiscrezioni sul futuro dell'ex regina di Internet non si sono però fermate, portando in prima pagina il possibile merge con Aol, il ritorno di fiamma di Microsoft e una lista alquanto prestigiosa di possibili candidati (fra cui l'ex numero uno di Vodafone) alla poltrona che fu di Yang. Steve Ballmer è stato fra i top manager più in vista in questo 2008 e le sue uscite ufficiali hanno fatto sempre molto rumore.

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