Prese singolarmente non ottengono accessi significativi. Solo poche centinaia di utenti unici quotidiani. Ma se dovessero teletrasmettere a reti unificate eguaglierebbero gli ascolti dei più grandi network locali generalisti. Quasi un milione di contatti unici mensili. Con un plus. Tutte queste micro web tv dei cittadini – network di tv online create dal basso riunite da Nòva24 per il meeting "Paese che vai" – godono di una capillare copertura. Il tallone d'Achille resta tuttavia la sostenibilità. Per essere messi in piedi questi canali costano relativamente poco. Sfruttando l'abbattimento dei costi del digitale, le risorse vengono investite solo per produzione e dominio. A oggi molti di queste web tv sfruttano software gratuiti per post-produzione e distribuzione. Unico neo, il ritorno dell'investimento. Per questi canali non esiste un modello di business compatibile e si sconta un'arretratezza tipica della Rete autogenerata. Non ci sono formule di monetizzazione convincenti. La metà dei canali consentono spazi per sponsor locali, altri si affidano alla pubblicità uploadata sul modello Adsense. Pochi ancora i casi di web tv dal basso finanziate dalle istituzioni pubbliche e comunità montane, come Codec di Bologna, Orso Tv delle valli Orco e Soana, Alta Badia Tv.