Se fosse vera sarebbe una rivoluzione, l'ennesima e radicale svolta per quanto riguarda un prodotto con il marchio della Mela morsicata. La "pazza" idea che, a quanto sembra, stanno valutando in Apple è quella di utilizzare nel prossimo futuro processori di Amd in alcuni modelli di computer portatili. Dal quartier generale di Cupertino non sono emerse ne conferme ne smentite ed è improbabile che se ne parli nel corso del MacWorld che scatta oggi. Gli addetti ai lavori d'oltreoceano considerano però questa ipotesi probabile anche alla luce dell'imminente annuncio da parte del produttore di chip californiano (al Ces di Las Vegas, questa settimana) della nuova piattaforma Yukon. Quest'ultima, è noto, verrà indirizzata da Amd ai computer ultraportatili con il "plus" dichiarato di avanzate funzionalità grafiche, decisamente superiori a quelle garantite dal processore Atom di Intel che oggi spopola sui netbook. Ecco quindi spiegato il possibile matrimonio fra Apple e Amd. La prima pare sia fortemente tentata di lanciare un portatile bonsai, con schermo da 11 o 12 pollici, che solchi la strada tracciata dal MacBook Air. Una sorta di super netbook, insomma, che abbia dalla sua prestazioni di alto livello sotto vari profili. La seconda è in cerca di un produttore di primo piano a cui proporre le sue nuove creature di silicio (Yukon e Congo), sviluppate con tecnologia di processo a 45 nanometri e fondate sull'ormai irrinunciabile prerogativa dell'elevata efficienza energetica.
Rimanendo nel campo delle indiscrezioni, Apple potrebbe bussare alla porta di Amd per avere un'alternativa a Intel sulla fascia alta dei suoi portatili, i MacBook Pro. Nel corso del MacWorld la società potrebbe annunciare il primo suo prodotto basato su Cpu a quattro cervelli (i Core 2 Quad Mobile Processor di Intel) ma l'ipotesi di ricorrere all'accoppiata di nuovi componenti targati Amd – chip Shangai e chipset grafico Ati Radeon HD 3600 – è sicuramente stimolante. Apple, in tal senso, non ha seguito la strada degli altri produttori di notebook adottando il bundle di Intel (processore Core 2 Duo Ultra low voltage e unità grafica integrata) ma ha scelto di utilizzare le più performanti soluzioni di Nvidia (le GeForce 9400M). Ed ecco allora nascere la pazza idea di vedere prima o poi il silicio di Amd, magari sottoforma di "chippone" contenente Cpu e Gpu, sui computer della Mela. Lo slogan "Think different", che ha contraddistinto una generazione di macchine Macintosh, ha evidentemente ancora qualcosa da dire.
