Monitor, tastiera e mouse tradizionali: interfacce obsolete. Per controllare e gestire il pc meglio usare le mani. Almeno secondo il parere dell'Epfl di Losanna che, passando dalla teoria alla pratica, presenterà al LIFT Conference, in programma a Ginevra dal 25 al 27 febbraio, QB1. Realizzata dall'ingegnere Frédéric Kaplan e dall'industrial designer Martino d'Esposito all'interno del Epfl Craft Laboratory, la particolare macchina è una sorta di periferica rivestita di materiale nero, dotata di una combine di differenti tipologie di intelligenza artificiale, in grado di attivarsi nel momento in cui identifica l'utente. A riconoscimento effettuato, il display si accende e il computer è pronto per navigare in Rete o rispondere ad una serie di richieste. Per impartire gli ordini è sufficiente gesticolare, anche con entrambe le mani simultaneamente.
L'interazione gestuale in 3D integrata nella macchina, si basa infatti su diverse invenzioni sviluppate e brevettate dall'Epfl negli ultimi due anni. Tra le prime applicazioni, il jukebox: mantenendosi ad una certa distanza, QB1 risponde alla volontà dell'utente selezionando i brani, alzando o abbassando il volume.
L'elevato potenziale di questa nuova generazione di macchine ha spinto Frédéric Kaplan e d'Esposito a fondare Ozwe, una spin-off dell'Epfl. I due sfrutteranno l'occasione del Lift di Ginevra per verificare le performance di QB1 e selezionare un gruppo di famiglie ‘affidatarie' dei primi prototipi prodotti. Spiega Kaplan: «Abbiamo bisogno di vedere come la gente ‘doma la bestia' e in che modo la macchina può integrarsi nelle case e nella vita delle persone. Siamo quindi alla ricerca di individui curiosi, disposti a coabitare e condividere esperienze del tutto nuove con le macchine» .
Un video esplicativo qui