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Le grandi aziende non rinunciano al software. Ma la domanda scende

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3 febbraio 2009

Seppur a velocità inferiore ma la corsa del software "enterprise", quello cioè installato nelle macchine dei data center aziendali, non si fermerà nel 2009 a dispetto della crisi e della confermata riduzione degli investimenti in soluzioni informatiche. Un recente report di Gartner in tal senso parla chiaro: nel 2008 il mercato delle applicazioni destinate alle multinazionali e alle grandi organizzazioni è cresciuto a livello mondiale del 13,9% a 229 miliardi di dollari (rispetto ai 231 miliardi inizialmente previsti) e nel 2009 lieviterà del 6,6% per superare quota 244 miliardi (sette miliardi in meno di quelli preventivati lo scorso settembre dagli analisti). Cifre che fotografano la discreta salute di un settore che meglio di altri sembra poter rispondere agli imperativi imposti dalla situazione economica generale alla voce riduzione costi. Il problema di un mercato più povero di quanto di ci si aspettava prima della bufera abbattutasi su Borse e aziende beninteso resta – al pari dei rischi generati dalla fluttuazione eccessiva delle valute nei confronti del dollaro – e gli impatti della recessione si faranno sentire, ovunque. Nei mercati maturi come in quelli emergenti i tassi di crescita si ridurranno e anche significativamente. I fornitori sono così chiamati a rivedere i modelli di distribuzione delle rispettive applicazioni e le aziende a cambiare i modi d'uso delle stesse. Gli analisti di Gartner sono in proposito alquanto espliciti: nessun segmento di mercato e nessun vendor rimarrà immune dal cambiamento.
Secondo Gartner i filoni che registreranno maggiori movimenti saranno quelli legati alla ottimizzazione dei processi e quindi soluzioni e prodotti di business process management data integration, master data management, corporate performance management, gestione delle conformità (alle normative) e del rischio. Soffriranno invece, e in alcuni casi verranno cancellati del tutto, progetti a breve termine per l'implementazione di piattaforme Soa (Service oriented architecure) con relativi impatti anche sulle vendite di applicativi "pacchettizzati" sempre più inclini alla logica del software come servizio come il Crm, l'Enterprise content management, gli Erp (Enterprise resource planning) e le soluzioni di supply chain management. Nella lista della spesa dei Chief information officer, sostengono ancora gli analisti, troveranno infine maggiore spazio i software open source (Linux in primis), la virtualizzazione di pc, server e sistemi di storage e il ricorso a servizi di comunicazione unificata (voice mail, instant messaging, videoconferenza via Web) basati su tecnologia Ip. In tempo di crisi, questa un'altra faccia della recessione economica globale, i business man saranno chiamati a viaggiare meno e a sfruttare maggiormente le nuove tecnologie.
(G.Rus.)

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