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Microsoft come Apple: arrivano i negozi monomarca

di Gianni Rusconi

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13 febbraio 2009

Dopo anni di voci, presunte conferme e smentite è arrivata la conferma ufficiosa del fatto che Microsoft aprirà una catena di negozi al dettaglio a proprio marchio. In poche parole il gigante di Redmond si appresta a emulare Apple nell'attivare un canale di vendita diretta per i clienti, aprendo dei negozi fisici come lo sono i famosi Store (circa 200 in tutto il mondo) della società della Mela. Sebbene i dettagli del piano in questione non siano ancora noti, pare che in Microsoft siano intenzionati a fare le cose in grande, se è vero che a coordinare il progetto è stato chiamato David Porter, ex manager di DreamWorks Animation con 25 anni di carriera passati in Wal-Mart.

Le indiscrezioni parlano di una prima fase in cui verranno aperti solo pochi negozi ma non è noto né quando questo avverrà né quali prodotti saranno interessati. Perché, si chiedono gli analisti e gli addetti ai lavori d'Oltreoceano, Microsoft ha deciso di rompere gli indugi su questo fronte in un momento così difficile per il mercato retail (la recessione dei consumi ha portato per esempio alla bancarotta la catena di elettronica di largo consumo Circuit City)? La domanda andrebbe rivolta al Chief Operating Officer Kevin Turner (altro ex Wal-Mart), a cui riporterà direttamente Porter, ma la sensazione è che la continua crescita del business di Apple legato agli Store – anche nell'ambito dei personal computer – abbia indotto i vertici di Redmond ad accelerare i tempi di start up dei propri negozi. In realtà, fanno notare i bene informati, un primo tentativo di vendere software e accessori al pubblico fu già intrapreso anni addietro (con l'apertura del mall Metreon a San Francisco) ma l'esperimento ebbe breve vita e il punto vendita fu chiuso definitivamente nel 2001. Un anno fa però, proprio all'interno del campus di Redmond, fu realizzato un "concept" di negozio per mostrare ai rivenditori come proporre i prodotti Microsoft alla clientela: a suo tempo i diretti interessati ma a ragione si può oggi affermare che erano le prove generali di quello che avverrà fuori dai confini aziendali fra poco.

Nel frattempo è stato avviato lo store virtuale dove si possono acquistare le varie versioni di Windows Vista e Office 2007, le periferiche hardware (mouse e tastiere) e tutto il catalogo entertainment, lettori musicali Zune e console Xbox in primis. Ora la scommessa degli store reali, da posizionare in punti strategici delle grandi metropoli americane ed extra Usa (nel 2005 si vociferava di un negozio Microsoft a Time Square a New York). Apple ci ha creduto a partire dal 2001, per il colosso dell'informatica mondiale le sfide da vincere non mancano e gli analisti non hanno esitato a metterle evidenza, cominciare da una "shopping experience" (pietra miliare sulla quale edificare ricavi e profitti durevoli nel tempo) che non è facile costruire e consolidare in tempi brevi. Ibm e Gateway, tanto per fare due nomi eccellenti non ci sono riuscite.

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