Social network e Web 2.0 fanno bene alla produttivià in azienda. Nel dibattito sull'uso di internet in ufficio si inserisce l'Università di Melborune con una ricerca che non sembra lasciare dubbi: "Le persone che navigano in internet per divertimento in orario di lavoro sono più produttivi di chi non lo fa, in misura attorno al nove per cento", afferma il professor Brent Coker, che ha curato la ricerca per conto dell'università australiana. Non che le persone passino il tempo parlando e perdendo tempo con i propri amici su Facebook e Twitter, ma la maggioranza delle trecento persone che hanno partecipato allo studio hanno dichiarato di utilizzare la navigazion su internet per tenersi aggiornati, controllando le notizie e cercando nuovi prodotti e idee per il proprio lavoro. Utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dal Web 2.0, a partire dai siti partecipativi e dai social network, come YouTube, LinkedIn o gli stessi Facebook e Twitter.
Quello che emerge dalla ricerca è che internet diventa un'alternativa, solitamente più creativa e produttiva, alla chiacchera o al caffè on i colleghi di lavoro, che spesso si trasforma in puro e semplice pettegolezzo. Lo studio dell'Università di Melborne porta quindi acqua al mulino di chi critica le aziende che vogliono controllare ogni singolo minuto della vita dei dipendenti vietando l'accesso a internet nel suo complesso o ad alcuni siti e di chi invece auspica una maggior fiducia nella possibilità che i dipendenti utilizzino il tempo passato sul web per sviluppare nuove idee e per aggiornarsi.
D'altra parte il social networking è stato il grande fenomeno globale del 2008 sul fronte dei consumatori, fenomeno che le stesse aziende non possono più permettersi di ignorare: stando a un recente studio di Nielsen Online, due terzi della popolazione di internet frequentano social network o blog e il settore vale ormai il dieci per cento del tempo speso dalle persone su internet. A livello globale il tempo passato dai navigatori sui social network è cresciuto del 38% arrivando a una quota del 9,3%. Il Paese che ha registrato la maggior crescita è la Svizzera (+207%), mentre l'Italia è al quarto posto (+113% a una quota del 15,4% del tempo passato su internet). Complice con molta probabilità il boom registrato da Facebook, arrivato a 7 milioni di utenti nel nostro Paese in meno di due anni. Chissà se con lo stesso ritmo di crescita nella produttivià.