Lo ha confermato personalmente Bill Laing, numero uno in Microsoft per quanto riguardo i prodotti Server: la versione di Windows 7 destinata ai data center aziendali sarà messa sul mercato entro il 2009.
Si tratta della prima release del software sviluppata solo a 64 bit - e anche per il significato che può avere relativamente alla tante voci ricorrenti sulla disponibilità commerciale del nuovo sistema operativo made in Redmond.
È prassi infatti che le release server di un nuovo prodotto Windows arrivi dopo e non prima di quella, che sfrutta lo stesso codice sorgente di base, per i pc desktop ed è quindi facile dedurre che i tempi per l'avvento di "Seven" per computer da tavolo e notebook siano ormai prossimi, a fine estate o al più tardi prima di Natale. Al momento però di ufficiale c'è solo il ritornello di Microsoft secondo cui il nuovo Os arriverà come da programma all'inizio dell'anno prossimo, tre anni esatti dopo il lancio di Vista. Nello specifico di Windows Server 2008 R2 invece, perché è di questo e solo questo prodotto che Laing ha parlato nelle ultime ore, va detto che era stato rilasciato in versione Beta a gennaio) e che la versione ufficiale era attesa nella prima metà del 2010 (appena dopo il rilascio di Windows 7). Laing non ha fatto date circa la disponibilità della release Candidate del nuovo prodotto ma ha invece ribadito che sotto il profilo funzionale le novità portate in dote alle aziende saranno parecchie e si focalizzano in particolare sulla virtualizzazione e il supporto dei desktop (virtualizzati) remoti.
Lo stesso Vice President di Windows Server aveva espresso anche qualche considerazione circa l'ipotesi, ora naufragata, della scalata di Ibm a Sun Microsystems. Laing aveva infatti etichettato il deal come qualcosa di poco sorprendente che la stato di salute attuale dell'economia aveva accelerato e non aveva mancato di sottolineare come il difficile lavoro di integrazione avrebbe anche potuto dare non poche opportunità a Microsoft per fare ulteriori proseliti in campo server, un comparto particolarmente sofferente da sei mesi a questa parte. L'accordo Ibm Sun invece non si fa e per il gigante di Redmond rimangono invariate le strategie di crescita nella fascia molto alta e nella fascia "ultra-low-end" dei sistemi che equipaggiano le macchine aziendali. Sfidando i big del settore da una parte e la concorrenza sempre più forte di Linux dall'altra.