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Pirati del web: aumentano i reati, ma gli autori la fanno franca

di Marisa Maraffino

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11 giugno 2009

Gli attacchi informatici possono configurare una pluralità vasta e complessa di reati che vanno dalle fattispecie comuni, come la diffamazione e le molestie, fino alle nuove forme di criminalità, più insidiose e pericolose, tipizzate, in gran parte, da leggi speciali. Le pene possono essere pesantissime, ma non mancano problemi legati all'effettività delle sanzioni: gli autori degli illeciti utilizzano spesso server stranieri, a volte anche dell'area extra Ue, dove può non essere semplice rendere operativi gli accordi e le prassi di cooperazione contro il cyber crime. Non solo. I capitali nella rete passano di mano a ritmi incalzanti, con gli investigatori costretti a giocare d'anticipo per conseguirne il recupero.

Le vittime
A rischio aziende e privati, al centro di fenomeni di hakeraggio e accessi abusivi ai sistemi informatici, diretti a sottrarre codici identificativi e numeri di carte di credito, utilizzando tutti gli strumenti del cyber crime: dalle e-mail ingannevoli fino agli sms e addirittura la voce mediante il sistema Voice Over Ip. Si tratta di una criminalità globalizzata che sposta capitali in ogni angolo del mondo, sfruttando le fughe di dati agevolate dai dispositivi mobili e da quelli non gestiti, quali smartphone, lettori MP3, cornici digitali, chiavette USB e console per videogiochi. Il giro di affari è milionario, ma resta alta anche la cifra oscura della criminalità informatica, soprattutto del malware che sfrutta la fiducia degli utenti web e la scarsa protezione di molti sistemi aziendali.

I reati
Dai dati delle polizie postali, emerge che i reati più diffusi sono le frodi tramite e-commerce, le clonazioni di carte di credito, i furti di identità e gli illeciti derivanti dalle condotte di phishing in generale.

I dati
Per quanto attiene ai reati legati al commercio elettronico, nel 2008 le denunce sono stati 4.115, con un incremento di oltre il 45% rispetto all'anno precedente, con 253 perquisizioni e il monitoraggio di 12.462 siti internet. Le truffe telefoniche denunciate, invece, sono state 1.341, contro le 1.206 dell'anno precedente, con 5 arresti e 582 siti monitorati. Nel 2008 lo sportello web della polizia ha raccolto circa 13mila richieste relative a fenomeni come hacking, spamming, phishing, dialer, pedofilia, e-commerce e violazioni del diritto d'autore. Soltanto per quanto riguarda la pornografia minorile telematica, gli investigatori hanno monitorato 23.281 siti web ed eseguito 559 perquisizioni in tutta Italia.

11 giugno 2009
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