Nella stragrande maggioranza dei casi le notizie vengono pubblicate prima dai giornali online, mentre i blog arrivano dopo, con un ritardo di circa due ore e mezza. Segnalano la news ai loro lettori, la commentano, ne discutono. Il report «Meme-tracking and the Dynamic of the News Cycle» realizzato dei ricercatori della Cornell University è il primo che fotografa la circolazione delle news in rete utilizzando computer e complicati algoritmi. Smentisce alcuni luoghi comuni. Come la presunta concorrenza tra blog e siti di informazione. Strumenti diversi, ma complementari. I blog, ma anche i social networking, spesso "parlano" di quanto segnalato dall'informazione mainstream. Nel 3,5% dei casi, però, arrivano prima e vengono solo successivamente ripresi dai giornali online.
La ricerca ha analizzato piccole frasi ripetute (il «codice genetico delle notizie») su 1,6 milioni di siti di informazione e blog. Nello specifico, sotto indagine sono finiti 90milioni di articoli e post da agosto a ottobre del 2008, gli ultimi tre mesi della campagna elettorale per le presidenziali americane. Non a caso la frase circolata maggiormente in rete è stata «maiale con il rossetto», provocazione-gaffe di Obama nei confronti della vice di Mc Cain, Sarah Palin.
Gli esperti di internet sentiti dal New York Times hanno sottolineato l'importanza della ricerca, con alcune riserve. Primo: la ricerca è solo quantitativa. Secondo: non considera Twitter. Il servizio di microblogging ha mostrato durante le manifestazioni in Iran la sua straordinaria capacità di informare in tempo reale con messaggi di testo di pochissimi caratteri. In effetti il social network è a cavallo tra i blog e i giornali online. Quando questi non ci sono (come nel caso delle piazze iraniane) li sostituiscono. Ma nella maggior parte dei casi, su Twitter (come su Facebook o Friendfeed) si trovano link ad articoli online. Di giornali o blog che siano.