Fatto 100 il mercato combinato di musica digitale composto dai brani scaricati legalmente da Internet e dai Cd venduti nei negozi, iTunes, il negozio on line di Apple, ne copre un quarto, il 25% esatto. I dati elaborati dalla società di ricerca specializzata Npd Group relativi al primo semestre del 2009 negli Stati Uniti dicono in altre parole che lo store musicale della società di Steve Jobs vende più brani on line di quanto non facciano Amazon e Wal-Mart, che a differenza della società della Mela offrono a catalogo anche i tradizionali compact disc. Per essere ancora più precisi, pur sommando le vendite di dischi e Mp3 i due giganti in questione non superano quelle di iTunes, a cui va quindi lo scettro di primo retailer musicale a stelle e strisce.
Un primato che non toglie ai Cd la palma di prima scelta dei consumatori - catturano il 65% del mercato americano - ma è indubbio che l'ascesa della musica scaricabile in formato elettronico (che assorbe il restante 35%) è inarrestabile, come lo è del resto quella del negozio di Apple. Che fa suo il 69% dei download di canzoni a pagamento distanziando nettamente sia Amazon che eMusic. Stando agli analisti il sorpasso della musica on line a scapito di quella incisa sui supporti ottici è comunque solo una questione di tempo. Già oggi, per alcune etichette e per alcuni segmenti di mercato in determinati Paesi, gli acquisti di Mp3 sono superiori a quelli dei Cd e il pareggio su scala mondiale è atteso sin dal il 2010, in virtù del fatto che i primi continuano a crescere e i secondi vivono un lento ma inesorabile declino.
Nel 2010 pareggio fra Mp3 e Cd
iTunes, in questo scenario, ha la forza di imporsi come prima scelta degli utenti di brani on line nonostante la politica dei "prezzi variabili" intrapresa in primavera dalla casa californiana. La conferma che neppure il sovrapprezzo imposto da Apple per alcune nuove uscite abbia fermato la corsa del suo store di contenuti digitali è arrivata dalla lettura della Top 100 di iTunes di metà agosto, nella quale figuravano 78 brani da 1,29 dollari e solo 22 in vendita al costo standard di 99 centesimi. Di tracce libere dal lucchetto del Drm acquistate a 69 centesimi, invece, la terza variabile di prezzo introdotta per accontentare le major, invece neppure l'ombra. Ma perché la musica con l'etichetta della Mela piace più di qualsiasi altra è fonte di discussione da tempo e chiama in causa il solito "refrain" dell'ecosistema Apple: terminali, negozio, servizi innovativi (come l'iniziativa "D45" per lanciare solo negli Usa selezionati 45 giri in formato digitale). Sta di fatto che iTunes vira la boa del primo semestre 2009 saldamente in testa alle classifiche di gradimento e rimane, al momento, difficilmente attaccabile dalla concorrenza.
Le novità in arrivo: iPod Touch con fotocamera integrata?
Evoluzioni di iPod Touch e iPod nano, aggiornamenti software e forse anche un nuovo formato per la distribuzione di musica. Ancora pochi giorni, l'appuntamento è fissato pare per la seconda settimana di settembre, e a Cupertino toglieranno i veli alle novità musicali dell'autunno. Stando alle indiscrezioni, il menu preparato da Apple dovrebbe comprendere i nuovi modelli dei suoi lettori e in particolare la versione tattile è attesa con le caratteristiche tecniche dell'ultimo modello di iPhone, a partire dalle maggiorate capacità di memoria e dalla possibile fotocamera integrata. Quanto a iTunes, molti addetti ai lavori scommettono sul fatto che sia arrivata l'ora della versione 9 e di funzionalità aggiuntive per far dialogare la piattaforma software con servizi quali Last.fm e Twitter. Altra novità in salsa iTunes potrebbe essere il supporto ai titoli in formato Blu-Ray e per ultimo potrebbe fare capolino "Cocktail", nome in codice del nuovo formato digitale che sancirà il debutto sullo store musicale della Mela di album musicali arricchiti di videoclip, testi, immagini ed altro materiale digitale protetto dal copyright delle major.
