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Un'italiana tra le magnifiche 100 della green economy

di Marco Ferrando

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09 settembre 2009

Autobus a trazione elettrica, kit completi per il risparmio energetico tra le mura di casa, pompe di calore capaci di immagazzinare corrente e convertire l'acqua calda in fredda e viceversa senza bisogno di allacciarsi alla rete. Cento idee rivoluzionarie, e cento imprese (di cui una italiana) pronte a realizzarle, alla faccia di chi ancora storce il naso di fronte alla green economy: sono le cento aziende della Global Cleantech 100 pubblicate oggi dal quotidiano inglese «The Guardian» (link www.guardian.co.uk/globalcleantech100/list <http://www.guardian.co.uk/globalcleantech100/list>), primo tentativo di raccogliere le migliori imprese al mondo nel settore delle clean technologies. Migliori perché portatrici di un know how rivoluzionario, ma anche dei requisiti economico-finanziari in grado di farle entrare e crescere sul mercato. Nell'olimpo del clean tech sono gli Stati Uniti a far da padroni: delle 100 aziende selezionate, 55 hanno sede negli States. Segue l'Europa, con 36 imprese: 13 sono inglesi, 10 tedesche, quattro svedesi, tre francesi, due danesi. E l'Italia? A salvare il tricolore solo la Electro Power Systems di Torino (link: www.electrops.it), con i suoi innovativi sistemi a fuel cell per il backup energetico.
Le magnifiche cento sono state individuate da una commissione coordinata dal Cleantech Group (dal 2002 uno dei principali advisor finanziari nel settore delle green technologies), che ha visto un panel di centinaia di accademici e venture capitalist passare al vaglio 3.500 aziende dei cinque continenti. Dopo mesi di lavoro hanno scelto di premiarne 74 attive nel settore dell'energie, 11 nel risparmio o nel riciclo dell'acqua, 6 nei trasporti, 2 nell'agricoltura. «La lista rappresenta uno spaccato degli ambiti in cui c'è il maggior fermento dal punto di vista commerciale», spiega Richard Youngman, curatore del rapporto per Cleantech; la maggior parte delle aziende sono piccole o medie, ma «al di là delle dimensioni, il carico innovativo e la predisposizione al business dei loro leader o investitori fanno prevedere un grosso impatto sul nostro futuro».
Pochi nomi illustri (oggi) e molte scommesse, tra le quali gli italiani di Eps non si sentono inseriti a caso: «Solo le aziende che sanno combinare alta innovazione e vero potenziale commerciale sono state incluse nella Global Cleantech 100 - commenta Adriano Marconetto, co-fondatore e amministratore delegato di ElectroPS -. È un onore essere inclusi nella lista e una motivazione ancora più grande a proseguire nel nostro percorso di sviluppo tecnologico e commerciale a livello mondiale». Fondata nel 2005, Eps (40 addetti e in pancia un investimento di 5 milioni del fondo italo-francese 360° capital partner) lo scorso giugno è stata nominata Global Finalist del 2010 GSMA Mobile Innovation Grand Prix che si terrà nel febbraio 2010 al GSMA Mobile World Congress, il più importante evento mondiale nell'industria delle telecomunicazioni mobili.

09 settembre 2009
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