Dopo la presentazione ufficiale ai ministri Roberto Maroni e Giulio Tremonti, il 7 settembre a Cernobbio, il convertiplano di AgustaWestlsand BA609 è diventato molto popolare. Il prototipo che ha sorvolato l'hotel Villa d'Este conferma l'ingresso dell'industria italiana in un segmento di mercato aeronautico che potrebbe avere un rapido sviluppo sia in ambito civile che militare. I convertiplani sono stati sviluppati fin dagli anni '80 negli Stati Uniti ma hanno avuto una lunga e travagliata gestazione dovuta alle innovative soluzioni tecnologiche che ne hanno permesso lo sviluppo finale solo negli ultimi anni. I due modelli oggi operativi sono velivoli dotati di due motori basculanti, cioè in grado di ruotare attorno all'asse orizzontale delle ali per generare una spinta verso l'alto che consenta il decollo verticale come un normale elicottero e persino di muoversi a "marcia indietro", funzionando in volo come le normali eliche di un aereo.
Un principio che ricorda quello dei jet da combattimento Harrier sviluppati dai britannici fin dagli anni '60 e oggi prodotti anche negli Stati Uniti, ma anche dai sovietici che realizzarono negli anni '70 un piccolo caccia dalle prestazioni non esaltanti, lo Yak-38, imbarcato sulle portaelicotteri della marina di Mosca. I convertiplani sono invece velivoli a turboelica concepiti per il trasporto leggero e medio di persone e materiali in aree sprovviste di piste di atterraggio offrendo tutta la versatilità di un elicottero con la capacità di volo stazionario (hovering) e avanzamento lento ma con le prestazioni in termini di velocità e capacità di carico di un aereo. Dalle esperienze maturate dalla Bell Textron con lo sperimentale XV-15 prese il via nel 1981 il programma interforze JVX (Joint Vertical-lift Experimental) dal quale nacque il Bell/Boeing Vertol V-22 Osprey, velivolo da trasporto militare da 24 tonnellate in grado di imbarcare fino a 24 soldati equipaggiati e di trasportare agganciato al gancio baricentrico un cannone o un veicolo Hummer. Il prototipo dell'Osprey volò nel 1988 ma gli elevato costi di sviluppo decretarono la sospensione del programma poi riesumato dal Pentagono senza troppi entusiasmi dopo che un prototipo andò perduto con la morte dell'equipaggio nel 1992 e due esemplari in valutazione ai Marines vennero distrutti in un incidente nel 2000 con la perdita di equipaggi e passeggeri. Pur con molte difficoltà tecniche il primo squadron di Osprey divenne operativo con i marines in Iraq nel maggio 2008 e con i reparti "special operations" dell'USAF. Ora che, da giugno, le truppe americane sono state ritirate dai centri urbani iracheni, gli Osprey dell'USAF hanno iniziato a portare in azione le forze speciali irachene impegnate nelle operazioni anti-terrorismo. Dopo un'intensa valutazione operativa dei velivoli se ne prevede a breve l'impiego anche in Afghanistan. Concepito per rimpiazzare gli elicotteri CH-46 e CH-53,l'Osprey può operare da portaerei e portaelicotteri. Il BA609, sviluppato dall'americana Bell Textron e dall'italiana AgustaWestland (Finmeccanica) con la società Bell/Augusta Aerospace Company è invece il primo convertiplano commerciale a raggiungere la produzione. Il primo prototipo ha volato nel 2003, il secondo tre anni più tardi e per l'anno prossimo è attesa la certificazione della Federal Aviation Administration che aprirà al velivolo le porte del mercato civile americano. Ideale per trasportare fino a 9 persone su distanze medie e in aree prive di infrastrutture aeroportuali, il BA609 è un velivolo del peso di 7,5 tonnellate che può volare a oltre 600 chilometri orari con un'autonomia di oltre 1.200 chilometri. Proposto sul mercato come executive, può svolgere anche compiti militari di addestramento, trasporto leggero, evacuazione sanitaria, sorveglianza, ricerca e soccorso. Il convertiplano ha già avuto ordini per 83 esemplari da 44 clienti in tutto il mondo che verranno soddisfatti da due linee di produzione in Italia e USA .