Ora è brevettata. La homepage di Google non può più essere copiata né riprodotta in qualche modo. Dopo oltre cinque anni di attesa, l'azienda di Mountain View ha finalmente ottenuto il copyright dallo Us Patent and Trademark Office degli Stati Uniti. Si tratta della licenza numero US D599,372S emessa il primo settembre ultimo scorso e che tutela il layout della celebre pagina. Che, per altro, è anche una delle più semplici ed essenziali tra quelle che si vedono sul Web. Tuttavia, in virtù del brevetto, ora nessuno potrà replicare l'aspetto grafico, perché fa parte integrante del familiy feeling di Google e quindi è un elemento identificativo essenziale. Non si possono nemmeno pubblicare strutture di siti che possano indurre a confondere il Search con altri servizi. Per esempio, non è possibile realizzare hompage che abbiamo due pulsantoni posti vicini a una serie di collegamenti e situati sotto a un grande campo di ricerca; oppure introdurre variazioni sul tema che però possano generare il dubbio che si tratti di una pagina Google anche se non lo è. Ora resta da vedere come decideranno di muoversi altri celebri motori di ricerca che, in qualche modo, hanno ripreso l'idea degli sviluppatori di Mountain View, rielaborandola. Detenere il copyright potrebbe significare che molti siti debbano ristilizzare il loro aspetto. Dal punto di vista di Google, questo è un successo perché può così tenere a bada eventuali concorrenti qualora dovessero farsi aggressivi. Però c'è già chi si chiede se sia stato giusto attribuire questa licenza, visto che anni fa, quando Google non era ancora il gigante di oggi, i motori di ricerca avevano un aspetto pulito ed essenziale. Dunque, sul Web c'è già qualcuno che si chiede chi avrà avuto per primo l'idea...