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Analisi / Umd addio, il valore della scatola

di Mario Cianflone

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01 ottobre 2009

Adesso hanno rotto le scatole. Anzi, ce le fanno buttare. Con la PspGo si dice addio ai supporti fisici e per i nostalgici del videogame che si tocca e si usa, quello da comprare, da scambiare, da collezionare e, perché no, da amare è una rivoluzione non indolore. Anche perché i vantaggi economici sono nulli. E a questo punto perché uno non deve avere la sua bella scatola da riporre ordinatamente nella scaffalatura con tutti gli altri giochi e conservarla per piacere personale o come trofeo da esibire agli amici. E metterlo magari vicino ai cd, i dvd e ai blu-ray. Tutta roba digitale che si può collezionare. Un file scaricato è più pratico, moderno, forse cool e anche "eco", ma certo ci si perde per strada quale emozione. Il passaggio da vinile al cd ci ha privato delle grandi copertine, spesso vere e proprie opere d'arte, il download musicale ci ha tolto del tutto gli album con buona pace della qualità e del piacere di possedere una vera collezione dandoci in cambio però vantaggi pratici ed economici. Gli appassionati, non gli occasional gamers da aeroporto, vogliono non solo il supporto fisico e la sua scatola ma spesso, per ottenere qualcosa di esclusivo e che fa "sentire" di più l'acquisto, puntano a una limited edition con tanto di maglietta, colonne sonore e gadget.

Ed è anche per questo che molti videogiocatori potrebbero rifiutare la PspGo restando fedeli alla vecchia e al suo trilobico dischettoUmd.
Il fattore prezzo non è secondario. Chi compra un gioco in forma di file si aspetta di pagarlo meno di un game impacchettato. Il consumatore non è stupido: sa bene che se non ci sono le spese di packaging e distribuzione nei negozi i costi di un gioco sono inferiori. E, infine, i videogiochi sono usati da ragazzini e bambini che devono essere affiancati da un genitore nella non semplice procedura di download e installazione. E non tutti i papà e le mamme hanno la capacità di farlo. Per non parlare dei nonni che trovano più facile entrare in negozio per regalare un bel videogioco al nipote. Con tanto di biglietto di auguri per il compleanno.

01 ottobre 2009
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