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Ballmer in Italia: «Per superare la crisi serve efficienza e innovazione»

di Gianni Rusconi

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9 ottobre 2009
Steve Ballmer (LaPresse)
La "nuova efficienza" secondo Steve Ballmer

Il Ceo di Microsoft è in Europa per presenziare al lancio dei Windows Phone. A Milano ha parlato con la stampa a tutto campo, con al centro del dibattito il nuovo sistema operativo Seven


Steve Ballmer è arrivato in Europa all'inizio di questa settimana per presenziare al lancio dei Windows Phone accompagnato da una buona notizia arrivata da Bruxelles (la Commissione Ue ha accolto le nuove proposte di Microsoft relativamente alla possibilità per produttori di pc e utenti di scegliere il browser da installare con Windows 7), notizia che il Ceo di Microsoft ha naturalmente recepito con piacere. Senza esibire trionfalisimi che sarebbero stati probabilmente fuori luogo, il numero uno di Redmond ha espresso comunque un certo ottimismo circa il buon esito di una vicenda che pende sul capo di Microsoft non solo in termini finanziari (la multa da poco meno di un miliardo e mezzo di euro) ma anche commerciali, considerando che allo stato attuale delle cose Windows 7 verrà venduto in Europa senza il browser Internet Explorer integrato.

In Italia Ballmer è giunto per incontrare clienti e partner, tenere a battesimo il primo Windows Phone di Samsung (il modello griffato Giorgio Armani) e parlare con la stampa a tutto campo, con il nuovo sistema operativo Seven ovviamente al centro del dibattito. Il Ballmer pensiero è emerso come sempre forte e chiaro e l'occasione di brindare al lancio di tanti nuovi prodotti – oltre a Windows 7 e Windows Mobile 6.5, in rampa di lancio ci sono anche Windows Server 2008 R2 ed Exchange Server 2010 – ha spianato la strada alla grande capacità dialettica dell'ex braccio destro di Bill Gates. Davanti ai giornalisti, il capo di Microsoft ha esordito infatti con una domanda, a cui ovviamente ha dato lui stesso una precisa risposta: «È giusto introdurre in questa fase di recessione un nuovo prodotto tecnologico? Mai come ora una tecnologia che esalta la produttività e l'efficienza e che sposa totalmente il concetto di innovazione ha senso che venga portata sul mercato. Sette anni fa quando lanciammo Windows Server lo slogan fu "do more, with less", oggi, in una situazione economica ben diversa, lo abbiamo cambiato per il lancio dei nuovi prodotti in "with less, do more" perchè in una fase di riassestamento economico le nuove tecnologie svolgeranno un ruolo strategico nell'incremento della produttività e permetteranno la creazione di nuove aziende e di posti di lavoro altamente specializzati che alimenteranno la ripresa e favoriranno una crescita sostenibile».
La visione illustrata da Ballmer è indirettamente un invito alle aziende ad investire (in soluzioni informatiche) ed è coerente con quanto lo stesso Ceo ha dichiarato non più tardi di settimana scorsa, commentando lo stato di salute del mercato It, sensibilmente condizionato (con tagli delle spese da parte delle aziende utenti nell'ordine del 15/20%) dalla recessione: «I prossimi anni saranno i migliori per il nostro settore informatico e gli investimenti in questo comparto guideranno la crescita economica globale».

"The new normal": con le nuove tecnologie per cavalcare la ripresa
Ballmer ha molto enfatizzato un concetto, senza praticamente mai entrare nello specifico delle funzionalità di Windows 7 (compito lasciato ai clienti e ai partner italiani), parlando di "the new normal", e cioè di una fase in cui la necessità di tagliare i costi per le aziende è un aspetto estremamente importante ma ridurre le spese "tout court" non è una strategia vincente nel lungo periodo. Concorrere alla ripresa e soprattutto farne parte è possibile solo se (le imprese) coltiveranno l'obiettivo di aumentare produttività (e quindi generare maggiore efficienza operativa e creare nuove opportunità di business) ampliando nel contempo la propria capacità di innovare e tenendo sotto controllo i costi. Le tecnologie, le risorse It, devono quindi assumersi il compito di liberare dalle zavorre della recessione le imprese e aiutarle a creare nuovo valore, per se stesse e per i propri clienti. Ballmer lo ha spiegato in modo esteso in una mail pubblica inviata a fine settembre e ha cercato di sintetizzarne i concetti chiave nella sua veloce apparizione al cospetto dei media italiani. Ovvio che la risposta a questa necessità di fare efficienza sia, nelle intenzioni di Microsoft, Windows 7, tanto nella sua versione consumer che soprattutto nelle sue varie versioni (server compresa) destinate alle aziende. «Gli utenti privati – ha infatti sottolineato il Ceo della casa di Redmond – potranno sentirsi più produttivi grazie alla nuova interfaccia utente per gestire le applicazioni multimediali e i dati personali, le aziende apprezzeranno il fatto che i nuovi prodotti sono stati ridisegnati per essere più facili da usare e per garantire maggiore flessibilità operativa, maggiore compatibilità applicativa e minori costi di gestione».

Dunque Seven si fa portabandiera di un'informatica votata a strumento attraverso il quale cavalcare la ripresa dell'economia, ma quali saranno gli impatti del nuovo Windows sui ricavi di Microsoft nel suo primo anno di vita? Saranno gli stessi di Vista e Xp o superiori? Alla nostra domanda Ballmer non si è negato ma ha elegantemente sorvolato sul punto focale della questione, e cioè quanto inciderà il nuovo sistema operativo sui conti di una società che ha conosciuto di recente il primo trimestre in rosso in quasi 35 anni di storia. «Confidiamo che le vendite retail di Windows 7 – ha risposto infatti il Ceo, sorridendo - possano essere superiori rispetto a quelle dei precedenti sistemi operativi. Ma una grande fetta dei ricavi della divisione Windows derivano dalle vendite della piattaforma in licensing ai produttori di pc e quindi affermare oggi che avremo alla fine dell'esercizio fiscale un forte incremento grazie a Seven significa dire che la domanda dei pc crescerà sensibilmente, visto che abbiano una discreta percentuale di questo mercato».

9 ottobre 2009
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