Il concetto è quello alla base del "fenomeno" Saas, acronimo poco masticabile per i non addetti ai lavori di "software as a service: le applicazioni non girano sui sistemi aziendali ma presso i server del fornitore di servizi informatici. Che sia conveniente o meno, dal punto di vista dei costi e dell'efficienza operativa, lo dicono le esperienze dirette di imprese o anche singoli utenti (vedi quelli che ricorrono per esempio alle Google Apps). Microsoft, in questo campo, sta lavorando sempre più intensamente alla sua proposta di cloud computing Azure – prodotto al centro della Professional Developers Conference (http://microsoftpdc.com/) in corso a Los Angeles - e intanto prova a seminare il verbo delle applicazioni da fruire in affitto e via Web con la Business Productivity Online Suite (http://www.microsoft.com/online/business-productivity.mspx), una componente degli Online Services che prevede per l'appunto l'utilizzo di vari strumenti di comunicazione e produttività al costo di un canone mensile. Nel pacchetto, erogato da remoto dai datacenter di Microsoft, sono comprese le seguenti applicazioni: Exchange (già disponibile nella versione 2010), SharePoint, Office Live Meeting e Office Communications, tutte in edizione Online. Tale offerta, già adottata sottoforma di soluzione cloud da alcune medie imprese italiane, è oggetto proprio in questi giorni di un'estensione che amplierà la disponibilità della Suite a ulteriori 15 Paesi (molti dei quali sono mercati emergenti, Brasile in primis) per un totale di 36 in tutto il mondo e un parco utenti serviti che ha superato quota un milione su scala globale. Nella lista delle aziende clienti dei servizi cloud targati Microsoft vi sono anche colossi come McDonald's ma sono le aziende di medie dimensioni, almeno sulla carta, l'utenza più appetibile e interessata a queste soluzioni. Anche per una ragione molto concreta: i limitati investimenti iniziali. Microsoft ha deciso tra l'altro di dare una sforbiciata ai listini della Business Productivity Online Suite e per la precisazione ha portato a 8,52 euro al mese per utente il canone dell'intero pacchetto; quello di Exchange Online preso singolarmente è invece di 4,26 euro e quello di Office Live Meeting di 3,83 euro. Costi, sulla carta, alla portata di tutti e di quelle organizzazioni in particolare che, vuoi per ragioni legate alla stagionalità del loro business o per limitatezza di risorse, vogliono evitare molto pragmaticamente di spendere svariate centinaia di euro in licenze.
(G.Rus.)