Nòva24 giovedì festeggia 200 numeri. Un omaggio di Sandrone Dazieri.
L'incipit
L'evoluzione umana nella fantascienza, si è sempre più o meno incentrata sul rapporto uomo macchina, e sull'integrazione, o compenetrazione dei due. Dalle società gestite da robot e computer senzienti (di solito enormi), ai cyborg metà uomo metà androidi. Ci vollero gli anni Ottanta, con la svolta radicale del Cyberpunk, per capire che il corpo era sottovalutato. I cowboy dello scrittore canadese William Gibson navigavano, infatti, collegando direttamente la propria coscienza al Cyberspazio, un doppio del nostro mondo, riprodotto in forma digitale, dove si combatteva la battaglia per la sopravvivenza e la supremazia tra gruppi di multinazionali che questi dati producevano o manipolavano.
Denaro, sesso, guerra, tutto era virtuale, ma il mondo reale ne era determinato e modificato.
Vi ricorda qualcosa? Bé, sì. Il nostro mondo attuale.
Ora siamo davvero costantemente immersi in un flusso di dati che ogni secondo ridefinisce il mondo. L'economia, la cultura, la musica si reggono sullo scambio istantaneo digitale attraverso le reti. E solo passati solo una ventina di anni dal romanzo di Gibson. Viene da chiederci come saremo tra duecento, una distanza siderale, un'era glaciale per come stiamo accelerando la nostra corsa evolutiva.
Il seguito giovedì su Nòva24
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