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Nokia fa causa a Samsung ed Lg per i prezzi dei display Lcd |
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L'ipotesi accusatoria è di un di cartello concordato a tavolino dai grandi produttori asiatici di display Lcd
L'azione, concretizzatasi in un'istanza legale presentata il 25 novembre presso la corte federale di San Francisco e un tribunale inglese, arriva a distanza di un mese da quella, praticamente identica, voluta da AT&T per chiedere i danni relativi alla violazione, da parte dei produttori di Lcd, delle norme antitrust statunitensi. L'ipotesi di cartello concordata a tavolino dai grandi produttori asiatici di display Lcd non è nuova e tanto Nokia quanto il carrier mobile americano fanno riferimento a un'indagine effettuata dal Dipartimento di Giustizia Usa. Indagine che nel novembre 2008 portò tre delle compagnie oggetto di investigazione - e cioè Lg Display, Sharp e Chunghwa Picture Tubes, cui si è poi aggiunta nella primavera di quest'anno anche Hitachi Displays – ad ammettere il "complotto" e pagare un'ammenda di oltre 580 milioni di dollari per aver violato il cosiddetto Sherman Antitrust Act. Ora sul capo degli stessi attori, di Philips, Toshiba, della cinese AU Optronics, di Seiko Epson e di una diretta rivale come Samsung (il primo produttore di schermi a cristalli liquidi al mondo) arriva l'atto di accusa Nokia, esteso non solo ai pannelli Lcd ma anche ai vecchi monitor Crt a tubo catodico. I portavoce della casa scandinava non parlano di cifre ma alludono al fatto che le somme richieste a titolo di compensazione del danno subito non sono insignificanti. Dalle compagnie accusate di cospirazione non sono ancora arrivati commenti e qualcuno si è giustificato spiegando che nessuna missiva legale era loro arrivata. Questione di ore, probabilmente. (G.Rus.)
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