C'era tanta gente a sentir parlare di eBook e questioni ad esso correlate nel meeting organizzato dalla casa editrice Apogeo: sala che scoppiava, rete in fibrillazione per la diretta stream. Interesse crescente, dunque, per un argomento di cui tanto si è parlato negli anni scorsi, ma che negli ultimi mesi sembra avere imboccato la strada della definitiva affermazione. I numeri parlano chiaro: secondo l'International Digital Publishing Forum, il fatturato mondiale dell'editoria digitale da gennaio a settembre 2009 è cresciuto del 105% superando ampiamente i 115 milioni di dollari. E anche in Italia qualcosa si muove, come dimostra il prossimo lancio di eBook da parte di numerose case editrici nostrane. Tutto questo accade anche grazie all'avvento di tecnologie affidabili e simpatiche, che potremmo sintetizzare in "1000 libri in 800 grammi di peso". Il pensiero corre a Kindle, il dispositivo di Amazon che consente di sfogliare libri elettronici in qualsiasi situazione e in qualsiasi momento (secondo Amazon, l'oggetto più regalato lo scorso Natale..), ma il mercato è inondato da eBook reader di altri fornitori, che permettono di leggere anche su smartphone, iPhone e simili. Oltretutto, oggetti che utilizzano tecnologie sempre più sofisticate per la non retroilluminazione del display al fine di non affaticare la vista..Insomma, una rivoluzione che, secondo Giuseppe Granieri, docente e scrittore esperto della società digitale e uno dei relatori al convegno di Apogeo, e col quale tentiamo una sintesi dei risultati del convegno rischia di mettere in seria crisi l'editoria tradizionale. Oltretutto, vuoi mettere i costi di produzione e di distribuzione per eBook e per un libro cartaceo: un abisso, naturalmente a favore del primo. Però c'è un altro fatto che Granieri tiene a sottolineare: se vogliono competere sul mercato con qualche chance di successo, gli editori italiani debbono accettare la sfida dell'innovazione. "Non è mica detto che la carta sparirà, anche se oggi è difficile pronosticare in quale misura". L'esempio, incoraggiante, viene dal mondo della musica: non si parlava fino a qualche anno fa della morte del vinile? E non è forse vero che il vinile negli ultimi mesi è tornato prepotentemente alla ribalta? Insomma, il cambiamento, o forse sarebbe meglio dire lo stravolgimento, che ha riguardato il mondo della musica, ma anche per quello dei giornali, sta interessando anche il libro. Cambiamenti, dice Granieri, che spesso hanno colto impreparati i soggetti direttamente coinvolti. Il fenomeno dell'eBook ha tempi più "umani", per cui è possibile non farsi cogliere impreparati. "Ci sono un po' di segnali all'orizzonte. Un insieme di fattori convergenti che presi uno per uno significano poco, ma messi insieme rendono più chiaro quel che sta arrivando". Il primo, va da sé, sono i device, che hanno "superato la fase di protostoria" e offrono un'esperienza di lettura diversa ma emozionalmente paragonabile a quella del libro di carta. Come già detto, possono immagazzinare centinaia di titoli in pochi grammi, consentono di "linkare" per fare ricerche, di acquistare nuovi titoli in pochi secondi. Un dato curioso è che chi si dota di eReader sono soprattutto i forti lettori di libri cartacei, cosa che la dice lunga sulla possibilità di convivenza e sulla convinzione che, in fondo, il libro elettronico Kindle-style non stravolge né snatura il piacere della lettura. Un duro colpo ai puristi che storcono il naso solo a sentire parlare di libro elettronico. Un altro segnale richiamato da Granieri, anche questo già citato, è il rischio molto concreto che corrono gli editori tradizionali di perdere il controllo di vendita e distribuzione, che diventano digitali anch'esse. Non è pensabile per loro non trovare una qualsiasi forma di accordo con Amazon e affini. I prodromi si sono già manifestati. Un esempio? La decisione di Paolo Coelho di cedere direttamente i diritti dei suoi libri in portoghese direttamente ad Amazon, a ruota seguito da altri autori di bestseller. Questo dimostra, come sottolinea Granieri, che il vero fattore di cambiamento non sta nel confronto tra libro digitale e libro rilegato. Il fatto vero è il cambiamento di un sistema, in cui, se cambiano le relazioni tra alcuni elementi, cambiano le relazioni tra tutti.