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Google contro Microsoft: arriva il negozio online per le applicazioni business

di Gianni Rusconi

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2 febbraio 2010
I cellulari riprendono a correre. Prezzi ancora in discesa


A Mountain View stanno preparando uno store virtuale per vendere applicazioni, di terze parti e integrate con la moltitudine di servizi Web di Google, destinati ai clienti business delle ben note Apps della casa californiana. Lo dice un articolo apparso sull'edizione online del Wall Street Journal, che enfatizza la volontà del gigante dei motori di ricerca di dare molto fastidio a Microsoft nel campo delle soluzioni per il computing professionale, dai tool di sicurezza ai programmi per la gestione dei contatti. In pratica Google avrebbe deciso di potenziare le sue Apps, che comprendono servizi di e-mail (Web based) e software di produttività personale (gli anti Office per intendersi), creando un vero e proprio marketplace – che potrebbe aprire già a marzo - dove gli utenti di Gmail, Google Docs e via dicendo potranno scaricare "add on" dedicati. Il passo in avanti rispetto a quanto la società offre sin d'ora sul mercato, e cioè Google Solutions Marketplace, è tutta nel mettere in vendita direttamente le applicazioni sviluppate dalle terze parti che hanno creduto nella filosofia "Web centrica" della grande rivale di Microsoft. Di conferme ufficiali da Mountain View in realtà non ce ne sono e le sole dichiarazioni rese pubbliche dai portavoce sono volte a sottolineare come per Google sia molto importante il poter rendere disponibile all'utenza business un "ecosistema di prodotti e servizi professionali". Il progetto, a quanto risulta al Wsj, è però in fase avanzata di realizzazione e porterà gli sviluppatori a dividere con Google le entrate derivanti dalla vendita dei loro software su Internet. Esattamente come avviene per i marketplace delle applicazioni per cellulari come l'Android Market o l'App Store di Apple, che riconoscono mediamente a chi scrive i programmi il 70% dei ricavi. Il fine ultimo di questa nuova offensiva, si legge infine nell'articolo, è esplicito e va oltre lo scontato obiettivo di generare maggiori profitti sulla componente applicazioni: Google vuole sottrarre a Microsoft una fetta del colossale business dei programmi di produttività d'ufficio e con la disponibilità di un'ampia gamma di software di complemento per le sue Apps intende colmare un gap d'offerta (legato soprattutto a soluzioni integrate con i fogli di lavoro o i sistemi di posta elettronica) che finora ha tenuto lontane le grandi organizzazioni.

La rabbia di Apple: vogliono uccidere l'iPhone
La strategia di espansione a tutto campo di Google non starebbe provocando fastidiosi formicolii solo a Microsoft ma anche, come riportano il sito inglese TheRegister e la bibbia dell'hi-tech Wired, anche a Steve Jobs. Reduce dallo show di presentazione dell'iPad a San Francisco, il gran capo di Apple avrebbe catechizzato i suoi dipendenti utilizzando toni molto duri (e anche offensivi) nei confronti del gigante del Web search e di Adobe. Google, in particolare, sarebbe rea di essere entrata nel mercato della telefonia, con Android prima e con lo smartphone a marchio proprio Nexus One di recente, con il preciso intento di uccidere l'iPhone. La sfida fra le due illustre "new entry" dell'industria dei telefonini è quindi già entrata nel vivo. Quanto ad Adobe, le indiscrezioni dicono che ad Apple non piaccia l'atteggiamento remissivo della società e soprattutto non abbia gradito i problemi tecnici generati dalla tecnologia Flash a bordo dei Mac. Tanto che sul "rivoluzionario" iPad il software più utilizzato al mondo per gestire i video sul Web non è stato volutamente integrato.

A breve anche il Nexus One in versione "enterprise"?
La risposta di Google alla presunta sparata di Jobs ancora non si è vista ma ciò che stanno pensando di fare a Mountain View potrebbe ulteriormente far arrabbiare il Ceo della società della Mela. Nei giorni del suo debutto ufficiale al Ces di Las Vegas, il papà del sistema operativo Android, Andy Rubin, aveva anticipato la futura disponibilità di una versione "enterprise" del Nexus One. Google insomma sta lavorando a un terminale – probabilmente dotato di tastiera fisica – espressamente rivolto agli utenti business, in grado di garantire loro massima disponibilità di servizi di comunicazione (Gmail ovviamente, ma non è escluso il supporto di Microsoft Exchange) e di applicazioni da comprare sul marketplace di Android. Chissà cosa ne penserà Steve Jobs.

2 febbraio 2010
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