Il Direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), l'egiziano Mohammed ElBaradei, (63 anni) ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, assegnato anche all'Agenzia delle Nazioni Unite contro la proliferazione nucleare. È la decisione dei cinque membri del Comitato norvegese del Nobel per l'anno 2005. Un premio diviso in due parti, come nel 2001 quando vinsero le Nazioni Unite e il segretario generale Kofi Annan. Il riconoscimento è stato assegnato all'agenzia e a ElBaradei grazie ai «loro sforzi per impedire che l'energia nucleare venga usata per scopi militari e per assicurare che sia utilizzata a fini pacifici nel modo più sicuro possibile».
Il premio arriva a 60 anni dalla tragedia della bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki in cui morirono 200 mila persone.
Mohamed ElBaradei è entrato in carica la prima volta nel dicembre 1997. Dal 1984, è stato membro della segreteria dell'Aiea e ha ricoperto diverse posizioni politiche di alto livello, inclusa quella di consigliere giuridico dell'Agenzia e, dal 1993, vice-direttore generale per le Relazioni Esterne. Nato al Cairo in Egitto,il 17 giugno 1942 si è laureato in giurisprudenza e ha conseguito un dottorato in diritto internazionale presso la New York University School of Law nel 1974. Ha iniziato la sua carriera nella diplomazia egiziana nel 1964, dove ha prestato servizio per due volte nelle missioni permanenti dell'Egitto presso le Nazioni Unite a New York e a Ginevra, a capo delle questioni politiche, giuridiche e di controllo delle armi. Dal 1974 al 1978 è stato assistente speciale presso il ministro degli Esteri egiziano. Nel 1980 ha lasciato il servizio diplomatico ed è diventato responsabile del Programma di diritto internazionale presso l'Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca.
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica
L'Aiea è un organismo autonomo delle Nazioni Unite che ha il compito di favorire le applicazioni pacifiche dell'uso del nucleare e controllare quelle a scopo militare. Creata nel 1957, ha sede a Vienna e impiega oltre duemila esperti e funzionari. L'organizzazione è stata fondata nel 1957 su iniziativa del presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower. Conta 138 stati membri, dopo l'adesione dell' Honduras e delle Seychelles nel 2003. Tra i paesi membri e l'agenzia, al momento, esistono 225 "accordi di salvaguardia" relativi ai luoghi in cui vengono trattati o depositati materiali nucleari. Gli impianti sono vigilati da esperti per evitare che il materiale fissile si disperda e cada in mani sbagliate. Solo nel 2004 sono state 2302 le ispezioni i cui risultati sono stati regolarmente riferiti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L'Organizzazione si affida nella gestione a due organi: l'Assemblea Generale e il Consiglio dei Governatori di cui fanno parte 35 paesi.
L'importanza dell'Aiea è cresciuta negli anni Settanta, con la crisi petrolifera del 1973 che ha spinto i paesi occidentali a considerare l'opzione del nucleare per produrre energia. Gli entusiasmi si sono raffreddati con il disastro di Chernobyl, nel 1986. La scoperta nel 1991 dei programmi nucleari tenuti segreti in Iraq ha sollevato poi molti dubbi sull'adeguatezza della funzione di controllo dell'agenzia. Dopo gli attacchi negli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, Washington ha chiesto più fondi per il budget dell'agenzia e il presidente George Bush ha definito l'Aiea un componente chiave della coalizione contro il terrorismo. Ma dall'agenzia non sono mancate le critiche all'intervento armato degli Usa in Iraq .
Il risultato più importante è stato raggiunto da ElBaradei e dalla sua agenzia lo scorso anno con la ratifica della «Convenzione internazionale per la soppressione degli atti di terrorismo nucleare», un trattato di 28 articoli redatto con l'obiettivo di bloccare la compravendita internazionale di materiale atomico e imporre ai governi l'obbligo di incriminare o estradare le persone ritenute coinvolte nella gestione di tecnologie nucleari o radioattive illegali.
