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14 ottobre 2005 |
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Artisti in sciopero contro la FinanziariaS. Bio. |
L'appuntamento romantico al cinema o la serata a teatro per oggi sono irrimediabilmente compromessi: per la prima volta il mondo della cultura è in sciopero per protestare contro i pesanti tagli previsti dalla legge finanziaria.
Tagli che ridurrebbero del 40% l'intervento pubblico verso il settore mettendo a rischio 5 mila aziende e 60 mila posti di lavoro. La maggior parte delle sale cinematografiche non accenderà i propri schermi né vi saranno allestimenti teatrali o set cinematografici. La manifestazione nazionale di protesta ha il suo fulcro a Roma al Centro Congressi CapranicaArtisti, dove star e operatori del settore si sono dati appuntamento; decine di altre iniziative si svolgeranno anche in molte altre città.Lo schieramento è compatto e trasversale. In prima fila contro i tagli alla cultura ci sono i sindacati e tutte le associazioni del settore, dal cinema al teatro, dalla musica alla danza alla cultura. Tutti insieme, Agis, Anica, Anac, Doc.it, Federcultura Confcoperative, Cgil, Cisl e Uil spettacolo, sindacati degli attori, dei giornalisti cinematografici (con l'adesione di Apt), Afic, Cemat.
L'appuntamento nazionale di Roma verrà coordinato da Corrado Augias. L'elenco dei volti noti che hanno confermato la loro presenza è lungo e fitto di star, a cominciare da Mariangela Melato,
Stefania Sandrelli e Gigi Proietti. Ci saranno tra gli altri Gabriele Lavia, Giulio Bosetti, Elisabetta Pozzi, Pietro Garinei, Mario Monicelli, Michele Placido, Ettore Scola, Francesco Maselli, Ugo Gregoretti, Cristina Comencini, Tullio Solenghi, Enrico Lo Verso, Giulio Scarpati, Pamela Villoresi,
Luigi Magni, Paolo e Vittorio Taviani, Maurizio Micheli, Enzo De Caro, Alessandro Haber, Paola Quattrini, Furio Scarpelli. Con loro, accanto ai rappresentanti dei sindacati di settore e delle associazioni, anche i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Pezzotta e Angeletti.
In tutta Italia sono molti i teatri che hanno annunciato l'annullamento per sciopero di recite e spettacoli. Da Torino, dove al Regio non ci sarà l'Aida, a Milano dove la Scala ha annullato il Barbiere di Siviglia, a Jesi, dove non si rappresenterà il Falstaff. Mentre a Napoli lo sciopero fermerà la «Settimana Catalana» e a Fano è annullato il debutto dello spettacolo di Luca De Filippo e Francesco Rosi. Adesioni alla protesta arrivano anche dal Festival Puccini, che domani nel pomeriggio organizza una manifestazione sulla passeggiata di Viareggio e dal Torino Film Festival, dallo Stabile di Genova. Così come da molti circuiti cinematografici, che chiuderanno le sale integralmente o annullando qualche spettacolo.
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