Nel 2004 la Cina ha prodotto beni e servizi per un ammontare complessivo di 16mila miliardi di yuan, che convertiti al tasso di cambio del 2004 equivalgono a 1.
930 miliardi di dollari. Una cifra che ha consentito al colosso asiatico di sorpassare l'Italia - il cui Pil 2004 in base ai dati della Banca mondiale ammonta a 1.670 miliardi - e diventare così la sesta potenza economica globale. Considerando che la crescita cinese sta viaggiando a una velocità attorno al 9,4% (che nel 2006 dovrebbe rallentare all’8,8%), molti osservatori scommettono che già nel 2005 Pechino riuscirà a scalzare Parigi dalla quinta posizione e, probabilmente, anche Londra dalla quarta. Tutto fa pensare, insomma, che quello in corso sia “Il secolo della Cina” e che anzi la Cina sia destinata a diventare la superpotenza economica del ventunesimo secolo, come sostiene Oded Shenkar nel volume edito dal Sole 24 Ore.
Una delle due o tre potenze egemoni già nel giro dei prossimi anni
Minaccia o opportunità? Il ritornello riecheggia nei commenti degli economisti e nelle camere di commercio di tutto il mondo e condiziona i dibattiti politici dei singoli paesi. In realtà, non siamo ancora in grado di misurare gli effetti di una crescita economica travolgente che non è assimilabile come generalmente gli economisti sono propensi a credere al Giappone e alle "Tigri" asiatiche (Sud Corea, Singapore, Taiwan, Hong Kong) o all'India del futuro prossimo: lo straordinario sviluppo della Cina avrebbe infatti secondo Shenkar molti elementi in comune con l'ascesa dell'economia statunitense nel ventesimo secolo. Per il docente, che ha studiato la Cina per oltre trent’anni, ciò a cui stiamo assistendo è la crescita prolungata e impressionante di una potenza economica con un'ampiezza di risorse senza pari e grandi ambizioni.
Crescita inarrestabile? Processo che danneggia l’Occidente? Quel che a Shenkar sembra certo è che l’influenza della Cina sui paesi di tutto il mondo sarà enorme, come enorme sarà la necessità di elaborare strategie e risposte adatte per affrontarne la sfida. L'impatto della sua avanzata provocherà un riassetto dalle fondamenta del sistema economico globale e un riposizionamento delle sue componenti chiave. Presto dovremo fare i conti con la comparsa di un nuovo contesto per gli affari, con nuove regole per la competizione, diverse condizioni di lavoro e modelli innovativi di consumo: un nuovo clima che ridisegnerà i fronti di lotta in ambito politico, economico e sociale, un nuovo ambiente che porterà sfide inedite fin sull'uscio delle nazioni, delle imprese e degli individui.
Nel giro dei prossimi anni, la Cina diventerà insomma, secondo Shenkar, “una delle due o tre potenze egemoni…in un mondo interdipendente e competitivo”. Ai più scettici basta solo ricordare che nei secoli scorsi anche gli inglesi ritenevano impossibile che gli americani potessero raggiungere il loro livello di know how. Cosa che, invece, come sappiamo, è puntualmente avvenuta.
Oded Shenkar
Il secolo della Cina
Il Sole 24 Ore
Pagine 228, euro 19,50