"La Bestia nel Cuore", il film diretto da Cristina Comencini è stato nominato nella categoria del miglior film straniero e sarà uno dei protagonisti della notte degli Oscar del 5 marzo prossimo.

Il film è interpretato da Luigi Lo Cascio e Giovanna Mezzogiorno. Per l'Italia si tratta di un grande risultato: era dal 1999, anno del trionfo di «La vita è bella» di Roberto Benigni, che l'Academy ignorava i nostri film. Il western gay 'Brokeback Mountain' ha conquistato otto candidature all'Oscar, compresa quella per il miglior film. Sei candidature sono state conquistate dai film 'Crash','Memorie di una Geishà e 'Good Night, and Good Luck'. A cinque candidature sono 'Capotè, 'Walk the Linè e 'Munich'. Il kolossal 'King Kong' ha conquistato quattro candidature.

Le candidature all'Oscar per il miglior regista sono state conquistate da George Clooney (GoodNight, and Good Luck), Ang Lee (Brokeback Mountain), Bennett Miller (Capote), Paul Haggis (Crash), Steven Spielberg (Munich). In gara come miglior attore Philip Seymour Hoffman (Capote), Terrence Howard (Hustle and Flow), Heath Ledger (Brokeback Mountain), Joaquin Phoenix (Walk the Line) e David Strathairn (Good Night, and Good Luck).

Candidate migliori attrici sono Reese Witherspoon (Walk the Line), Felicity Huffman (Transamerica), Judi Dench (Mrs. Henderson Presents), Charlize Theron (North Country),Keira Knightley (Orgoglio e Pregiudizio).

Nella corsa per la statuetta dorata il film della Comencini dovrà vedersela con il film francese "Joyeux Noël" di Christian Carion, il palestinese "Paradise now" di Hany Abu Assad, la pellicola del regista tedesco Marc Rothemund, "Sophie Scholl - Die letzen Tage" e il sudafricano "Tsotsi" di Gavin Hood.

Il dramma personale di Sabina (Mezzogiorno) alla ricerca del passato (e del trauma della violenza subito da lei e dal fratello, Lo Cascio) in un viaggio attraverso gli Stati Uniti è in corsa con quattro pellicole che parlano di guerra e violenza e che condividono un messaggio di pace. Il film di Carion racconta una notte di Natale durante la Prima Guerra Mondiale e ha come protagonisti un gruppo di soldati tedeschi, francesi e scozzesi che provano a far pace giocando a calcio nella terra di nessuno. La speranza di pace anima il film palestinese che racconta la storia di due amici d'infanzia, reclutati per un attentato suicida a Tel Aviv: cosa si muove nella testa di un kamikaze?. "Gli ultimi giorni di Sophie Scholl" riportano nella Monaco nazista della Seconda Guerra Mondiale: Sophie e Hans Scholl sono membri della Rosa Bianca, un gruppo di resistenza contro il regime. Il film sudafricano racconta i sei giorni di violenza del leader di una gang di Johannesburg.

Giovanna Mezzogiorno ha accolto la notizia della candidatura all'Oscar con un grido di felicità. L'attrice protagonista del film nel ruolo di Sabina con cui ha vinto la Coppa Volpi a Venezia, è più che stralunata: « Certo che ho strillato. Che dovevo fare? Non realizzo. Non capisco la fortuna che mi è capitata. Il fatto di poter esserci, di poter vedere...». Motivo del successo di questo film in Usa, spiega la Mezzogiorno:«Credo che quello che ha colpito gli americani è probabilmente che non si aspettavano dall'Italia un film così. Un film fuori da tutte le convenzioni, da tutti gli archetipi con cui siamo visti e rappresentati all'estero. Ha vinto la sorpresa di un film delicato, profondo e senza retorica».