28 febbraio 2006 |
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Dolcenera e Zarrillo per una prima senza acutidi Giorgio Maimone |
FILO DIRETTO | |||
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Si salva poco, molto poco dalla prima serata del Festival di Sanremo. E anche quello che si salva non sono del tutto sicuro che resterà in salvo fino alla serata finale. Partiamo dalle classifiche, parziali certo, ma dove già ci sono vincitori e vinti. Semplifica la vita il fatto che i cantanti sono divisi per categoria. Donne: vince, per ora certo, Dolcenera con “Com’è straordinaria la vita”. Dolcenera era la favorita della vigilia, ha persino evitato di pronunciare in diretta la “parolaccia” contenuta nella sua canzone ed ha fatto il pieno dei voti. Canzonetta sanremese dalla prima all’ultima nota, cantata con grinta. Potrebbe farcela a vincere non fosse che ... sarebbe troppo scontato. All’ultimo posto Anna Oxa che, come colpo di teatro, aveva tenuto del tutto segreta la propria canzone (“Processo a me stessa”) fino all’ultimo: così tanto segreta che non la conosceva nemmeno lei ed ha dovuto leggerla! Ma non così tanto da evitarle le prime parodie. Il testo, di Pasquale Panella, già ineffabile paroliere dell’ultimo Lucio Battisti, si presta e l’interpretazione della Oxa, assolutamente teatrale e melodrammatica e in dissonanza con il testo che pure offriva appigli più ironici, sfiora ogni tanto il grottesco. Pur tuttavia potrebbe anche darsi che una canzone così costruita, a furia di ascolti, si faccia un pubblico di nicchia fedele e convinto di capirla. I toni bassi e il recitativo richiamano alla memoria un grande pezzo di Ivano Fossati: “Lunario di settembre”. Da segnalare Nicky Nicolai, raffinata chanteuse proveniente dal jazz che propone “Lei ha la notte”, storia di una prostituta, come si può evincere anche dal titolo, proposta con raffinata arte. Possibile sorpresa.
Passiamo agli uomini: piccola sorpresa in vetta alla classifica dove si impone, per ora, Michele Zarrillo con “L’alfabeto degli amanti”, un classico pezzo sanremese vestito però di una sua dignità. Ultimo posto, meritatissimo, per Gianluca Grignani con un pezzo (“Liberi di sognare”) che non contiene alcuno spunto di interesse. Al secondo e terzo posto due brani interessanti: secondo è “Solo con te” di Alex Britti, scanzonato e swingante, forse non adatto per vincere, ma probabilmente per vendere sì. Terzo “L’uomo delle stelle” di Ron, già vincitore del Festival di Sanremo qualche anno fa: non è trascinante, ma è sempre una garanzia di qualità. Divertente Povia con “Vorrei avere un becco”, canzone però di una leggerezza spaventosa.
Per quanto riguarda i gruppi: primo posto per i Nomadi con “Dove si va”, brano che fa torto al loro splendente passato. Il testo vorrebbe essere contro la guerra, ma è di una ingenuità senza pari. Solo terzo posto per gli attesissimi Noa, Carlo Fava e Solis String Quartet, assemblati per l’occasione e messi un po’ capziosamente tra i “gruppi”. Fava è cantautore di raffinata intelligenza e di presenza scenica gaberiana: come Gaber alterna dischi a spettacoli teatrali dove monologhi e canzoni si interescano. Poco di questa sua arte è arrivata sul palco dell’Ariston. La canzone, “Un discorso in generale”, non è brutta, ma è un po’pretenziosa e, paradossalmente, cade proprio sul testo quando cerca rime scontate come “"ma come fa la tua pelle a sapere di pesca ogni settimana / ma come fa a sapere di arancia siciliana". Di grande classe Noa e di presa ambientale la canzone, molto romantica e, tutto sommato, anni luce superiore agli altri prodotti sanremesi, ma potrebbe non bastare. Piace alla critica, invece, ma non convince il pubblico Mario Venuti col gruppo dell’Arancia sonora che propone “Un altro posto nel mondo”.
Sulle altre canzoni sarebbe da calare un velo, se non fosse che è solo la prima serata. Restano i giovani, che ieri sera sono stati solo presentati, dopo la mezzanotte (e dove L’Aura mi sembra abbia dei numeri per interessare le giurie) e restano da citare due canzoni in “odore di scandalo”: la prima è ancora “Processo a me stessa” di Anna Oxa che dura più di quanto consentito dal regolamento del Festival. Le canzoni non dovrebbero superare i 3’30”, si è deciso di dare tolleranza fino a 3’50”, ma la canzone ha superato i 4 minuti. Possibile quindi una squalifica. Sarebbe invece già dovuta essere squalificata “Musica e speranza” di Gigi Finizio con i Ragazzi di Scampia, perché del tutto cantata in dialetto e l’articolo 10 del regolamento del Festival questo lo proibisce esplicitamente. Comica la giustificazione addotta da Finizio: “Credevo fosse sottotitolata”. Come se sottotitolando la canzone si traducesse in italiano! In virtù di non si sa bene quali protezioni la squalifica pare che non scatterà.
CLASSIFICA PROVVISORIA PER CATEGORIE DOPO LA PRIMA SERATA | |
UOMINI | |
1 | MICHELE ZARRILLO - L’alfabeto degli amanti |
2 | ALEX BRITTI - …Solo con te |
3 | RON - L’uomo delle stelle |
4 | POVIA - Vorrei avere il becco |
5 | LUCA DIRISIO - Spariro’ |
6 | GIANLUCA GRIGNANI - Liberi di sognare |
DONNE | |
1 | DOLCENERA - Com’e’ straordinaria la vita |
2 | ANNA TATANGELO - Essere una donna |
3 | NICKY NICOLAI - Lei ha la notte |
4 | SPAGNA - Noi non possiamo cambiare |
5 | SIMONA BENCINI – Tempesta |
6 | ANNA OXA - Processo a me stessa |
GRUPPI | |
1 | NOMADI - Dove si va |
2 | ZERO ASSOLUTO - Svegliarsi la mattina |
3 | NOA, CARLO FAVA SOLIS STRING QUARTET - Un discorso in generale |
4 | RAGAZZI DI SCAMPIA CON GIGI FINIZIO - Musica e speranza |
5 | MARIO VENUTI Arancia Sonora - Un altro posto nel mondo |
6 | SUGARFREE - Solo lei mi ha |
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