Sono 10 anni vissuti da protagonista del capitalismo italiano quelli che Roberto Colaninno racconta nel libro "Primo Tempo" scritto con Rinaldo Gianola e pubblicato da Rizzoli.
La testimonianza, sotto forma di lunga intervista (225 pagine), ha un ritmo serrato e ripercorre, a cinque anni dalla conclusione dell'avventura avviata a Ivrea, il passato di Colaninno prima in Olivetti, poi in Telecom, per arrivare all'attuale ruolo in Immsi e, quindi, in Piaggio. Il volume, che prende l'avvio dai rapporti tra il manager e Carlo De Benedetti all'epoca della 'vecchia’ Olivetti, svela dettagli, curiosità e aneddoti su come una società, la Olivetti, che alla metà degli anni '90 si trovava sull'orlo del fallimento possa aver lanciato, alla fine dello stesso decennio, 'la madre di tutte le Opa’ su Telecom.
Emergono così il ruolo di Mediobanca e delle banche d'affari straniere nella trasformazione del gruppo, ma anche l'atteggiamento assunto dal mondo imprenditoriale e dal mondo politico di allora, così come le reazioni dei concorrenti, italiani e non, all'entrata in scena di Ivrea prima nel mondo delle telecomunicazioni e poi in quello della tv. Non solo, quindi, il fallito tentativo di difesa dalla scalata condotto allora dall'amministratore delegato, Franco Bernabè, nei confronti di Telecom, ma anche le difficoltà incontrate con l'avvio di La 7, in un Paese dove, secondo le parole di Colaninno, "chi tocca la tv muore". L'epilogo, nella versione raccontata dal manager, è noto: dopo "lo scandalo inventato" di Telekom Serbia scoppia il caso aperto dalla Procura di Torino nei confronti dei vertici di Olivetti-Telecom nell'ambito dell'operazione Seat-Tin.it. Da qui i primi scollamenti nella squadra degli azionisti bresciani, con Emilio Gnutti in prima linea, che attraverso Hopa avevano sostenuto l'operazione su Telecom, l'entrata in scena della Pirelli guidata da Tronchetti Provera e la conseguente uscita, nell'agosto 2001, di Colaninno. Un'uscita che non pone nessuna parola 'fine’ per il manager, che nel 2002 pensa a un progetto, arenatosi, per Fiat e nel 2003 rileva la Piaggio, oggi pronta allo sbarco in Borsa. Un gusto per le sfide che si riflette nella descrizione che lo stesso Colaninno da di se stesso: "Sono un industriale, sono un uomo del mercato, sono pronto a cogliere le nuove sfide. Con la fiducia nel futuro".
Roberto Colaninno
Primo Tempo
Rizzoli
Pagg 225, euro 18,00