Dalla 'A’ di Africa alla ‘W’ di Web, passando per la ‘D’ di donna e la ‘F’ di felicita', fino alla ‘R’ di Religione e alla ‘S’ di Salute. È racchiuso in trentadue parole - ‘Parole per capire e per cambiare’, come recita il sottotitolo del volume edito da Mondadori - il ‘mondo possibile’ di Giuliano Amato. Una sorta di ‘glossario essenziale del ventunesimo secolo’, insomma, quello scritto con la giornalista del Messaggero dall’ex ministro del Tesoro, nonché presidente del Consiglio e vice presidente della Convenzione per il futuro dell’Europa. Un volume in cui il ‘Dottor sottile’ si interroga sulla necessità di costruire un mondo migliore, dove ci sia meno spazio per le minacce globali - armi di distruzione di massa, cambiamenti climatici, terrorismo internazionale - che oggi ci tengono sotto scacco e dove venga cancellata la povertà estrema, curate le malattie, assicurata a ciascuno l'istruzione.

Percorso difficile, ma non ulteriormente rinviabile. Un mondo, insomma, dove la vita sia per tutti davvero degna di essere vissuta; dove il ‘sogno americano’ sia veramente alla portata di tutti, “dove in cambio di un presente di sacrifici e di duro lavoro, vi sia un domani di benessere e di felicità, per sé o per i propri figli”. Un mondo dove è possibile realizzare un futuro sempre migliore. Un mondo possibile? “Dobbiamo rispondere si, per il nostro bene e per quello delle generazioni future”, afferma perentorio l’autore, già ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato alla Sapienza di Roma.

Per il maitre a penser del liberal-socialismo si tratta di un percorso senz’altro difficile “ma non ulteriormente rinviabile”, che può essere tracciato solo ridefinendo, alla luce dei cambiamenti epocali che stiamo vivendo, il significato di termini di bruciante attualità (scienza, global e glocal, occidente, oriente, africa) e di parole chiave dell'economia (quali reddito e non profit), della cultura (pregiudizi, ideologia, identità…) dell'etica (morale e religione su tutte) e della politica (fiducia, leadership e quant’altro). Cinque capitoli in tutto, in cui vengono divulgati in modo sapiente i temi più scottanti dell'attualità politica e dell'economia mondiale. Di ciascuna parola l’autore mette in evidenza con grande equilibrio il bene e il male e la lettura risulta sempre convincente. Un dizionario del mondo moderno, dicevamo - che può essere letto complessivamente o scegliendo via via la voce che interessa - da cui emerge una profonda riflessione: il mondo che viviamo “non incombe sulle nostre teste come il ‘fato’ delle antiche tragedie greche, è un mondo che può cambiare in meglio e nel quale ciascuno di noi può mettere il suo granello perché si realizzino le speranze e non le minacce”.

Così, pagina dopo pagina, voce dopo voce, si scopre che “un altro mondo è possibile”, come affermavano nel gennaio 2005 i giovani no-global del Social Forum di Puerto Alegre: “le grandi ideologie egualitarie sono oggi realizzabili”, sostiene Amato, anche perché “sviluppo e tecnologie ci offrono le risorse per vincere la fame, curare le malattie, aprire a ciascuno la strada del futuro con l’istruzione e con tempestive misure contro l’esclusione”. Per realizzare quest’altro ‘mondo possibile’, sottolinea però l’autore, è indispensabile il contributo di ognuno di noi, “nella vita che già facciamo e senza bisogno di trasformarsi in tante ‘Madri Terese’”. In che modo? “Cominciando col non voltare il viso dall’altra parte”.
Un libro che si legge con piacere, come fosse un romanzo. Uno sguardo sul mondo, obiettivo e senza paraocchi di alcun genere; un libro talmente convincente e dalla forte valenza educativa che andrebbe proposto nelle scuole come libro di testo multidisciplinare.

Giuliano Amato
con Lucia Pozzi
“Un altro mondo è possibile?. Parole per capire e per cambiare”
Mondadori
Pagg 206, euro 16,00