Quante parole occorrono a un mondo che dà i numeri? Estraendo, nel lotto avido e azzardato della buona sorte, le cifre –in successione rapida- dei “massimi risultati raggiunti in ogni campo dello scibile umano”, dalla sfera dimezzata del “più basso livello di degrado etico”? Quanti libri, articoli, discorsi imprimeranno in serie lettere e punteggiatura dell’Ammonizione sul dizionario senza parole di 880 milioni di analfabeti? Mentre il codice miniato della scienza appunta potere e informazioni formato chip in una molecola di carbonio 100.000 volte più sottile di un capello umano ma più resistente dell’acciaio, nella trionfale staffetta tecnologica che, tuttavia, non taglia e annulla il “digital divide” che separa il Nord dal Sud del mondo?
Domande che attingono alla misteriosa maestosità del male tanto quanto alla puntuale, documentata, affilata cronaca quotidiana.
Parole, promesse, intenzioni ed opere rivolte agli uomini di buona volontà. Cifre che, nel sofisticato codice binario dell’Indifferenza, continuano, al contrario, ad elaborare e depositare nella memoria della storia l’inestricabile budget di povertà, totalitarismi, negazione di diritti umani, razzismo, intolleranza e ingiustizia. E mentre lo sviluppo del computer –simbolo di un mondo smisuratamente a misura di desktop e mouse- “in trent’anni migliora di un milione di volte”, il cervello umano –“stupendo congegno (…)a paragone del quale il più complesso elaboratore elettronico è un gioco da giardino d’infanzia”- sembra aver deposto il cesello di quella sua evoluzione biologica che, secondo il paleontologo neodarwinista George Simpson, “non è un processo morale, ma ha creato un essere morale”.
Eppure, nella sua distillata e consapevole concretezza, il saggio del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, “I nuovi magellani nell’er@ digitale”, scritto a due mani con Giuseppina Tripodi, poetessa e collaboratrice della Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus a favore dell’istruzione ed educazione delle donne africane, segue la corrente e l’avventurosa brezza dell’ottimismo. Sotto l’egida storica della circumnavigazione del globo ad opera dell’esploratore portoghese Ferdinando Magellano, partito da Siviglia il 10 agosto 1519 al servizio della Corona spagnola, il saggio mette a fuoco –con uno zoom proiettato al futuro pur senza sfumare i dettagli di Dramma e Responsabilità: “…basterebbero 60 dollari l’anno per abitante dei Paesi più ricchi per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più svantaggiate”- spazi e risorse della geografia telematica. Restituendo alla Comunicazione, talvolta ebbra di efficienza o frivolezza, il senso pieno della Condivisione. E alla Rete l’intreccio a fitta maglia della Solidarietà.
Attraverso brevi capitoli che ripercorrono la storia della trasmissione del sapere, “dalla galassia Gutenberg all’universo digitale”- nel mistero di natura e artificio, di biologia e creatività, il libro propone remi e vele soprattutto alle nuove generazioni di navigatori, al ritmo efficiente e cadenzato delle “quattro C”-cooperare, collaborare, contribuire, concorrere- che rappresentano scafo e timone di ogni democrazia. E se “la cultura ha esercitato un’influenza sull’evoluzione della nostra specie”, le nuove linee di trasmissione culturale in rete aggiungono alla collaudata –e passiva- alternativa tra verticale (dai genitori ai figli) e orizzontale (da uno a molti), la rivoluzionaria circumnavigazione digitale che “offre la possibilità di “agire” localmente per finalità globali”. Un fermento di sinergie culturali siglato dai “due cromosomi x” dell’universo femminile, che copre il 63 per cento dei partecipanti al Programma di alfabetizzazione informatica. “Riserve di energie intellettuali rimaste inutilizzate per millenni”, le donne sono in grado di accedere, con particolare predisposizione, al quinto ed ultimo livello della scala gerarchica dei bisogni umani, proposta dal sociologo Abraham Maslow: l’autorealizzazione. Ovvero la massima espressione delle potenzialità umane: “capacità mentali e fisiche” adeguate al proprio contesto ambientale in un processo di “spontaneità e autocontrollo corredati da codici morali autonomi e individuali”. Pace e benessere, dunque, non possono prescindere dal potenziale –in quantità e qualità- umano. Ed è la candida autorevolezza scientifica filtrata da un fiero sorriso femminile a suggerire, dal ritratto di copertina del Nobel Levi- Montalcini, che se “tremanti e cenciosi” uomini di ventura attraversarono gli oceani del passato, sarà forse in rosa l’avventura di Parole, Cifre e Azioni per un più roseo futuro.
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I nuovi magellani nell’er@ digitale”
di Rita Levi-Montalcini e GiuseppinaTripodi
Rizzoli, pagg.133, euro 16,00
www.rizzoli.rcslibri.it