Due nomi nuovi per la musica italiana:Marisa Sannia e Nada! Ma … ne siamo sicuri? Marisa Sannia ha debuttato a Sanremo nel 1968 e Nada nel 1969! Quasi quarant’anni fa per entrambi.
E’ vero che non avevano nemmeno 20 anni, ma di tempo da allora ne è passato! Eppure, è proprio questo che è successo. In questa estate 2006, se volete ascoltare dell’ottima musica al femminile, oltre alla neocinquantenne Gianna Nannini, potete provare ad ascoltare la cinquantanovenne Marisa Sannia o la cinquantaduenne Nada (facendo eccezione alla regola che delle dame non si dicono gli anni). Varcata la boa del mezzosecolo Nada e Marisa Sannia stanno proponendo il meglio del loro repertorio che è molto mutato dai tempi di “Ma che freddo fa” o “Casa Bianca”. Entrambi cantautrici, hanno scelto due strade divergenti, in linea con i caratteri contrastanti come già potevano apparire 40 anni fa. Nada ha scelto la strada del dolore e della sofferenza. Soprattutto poetessa, dall’anima squarciata e divisa, Nada snocciola canzoni che gocciolano dolore da ogni poro. Canzoni che possono dire “grazie per avermi straziato il cuore”, oppure “l’amore è fortissimo, il corpo no”. Marisa Sannia si è invece dedicata alla musica d’arte, coniugando ricerche sul territorio sardo di antiche melodie o poesie contadine o ninna nanne, con l’utilizzo di immagini di artisti locali, il tutto miscelato dalle sue eleganti musiche che ricordano, miracolosamente, ma nemmeno tanto, se si tiene un occhio all’etnografia, il fado portoghese.
Nada invece è rock. Ricorrendo alle famose dicotomie celentanesche: Marisa Sannia è “lento” e Nada è “rock”. Come spesso accade, questa dicotomia è fasulla. Nada e Sannia fanno dell’ottima musica entrambe, scrivono canzoni in tutto degne di essere non solo ascoltate, ma anche celebrate. Se fossimo in America ai blues dolenti di Nada già si dedicherebbero tributi, i suoi brani sarebbero tra i più “coverizzati” e su di lei si farebbero convegni nelle università. Da noi al massimo si ottiene uno sguardo di incredulità: “Nada? Ma canta ancora?” Certo che canta! E molto meglio di prima. E per Marisa Sannia il discorso si farebbe analogo: una Alan Lomax in salsa sarda, etnomusicologa attenta e sensibile. Nada è uscita con un disco più dvd che contiene tutte le canzoni in cui lei è autore sia dei testi che delle musiche. Tredici canzoni comprese tra il 1999 e il 2006 (c’è un’inedito, “Scalza”, proposto sia nella versione audio che in quella video)Quattro canzoni vengono dall’album “Dove sei” del 1999, prodotto da Mauro Pagani, cinque da “L’amore è fortissimo, il corpo no” del 2001, prodotto da Minieri e Mesolella degli Avion Travel e infine 3 canzoni arrivano dal recente “Tutto l’amore che manca”, prodotto da John Parish nel 2003. Il dvd contiene 5 canzoni e, tranne “Scalza”, gi altri brani non appaiono sul cd (“Inganno”, “Mare di fiori”, “Gesù”, “In generale”).
Il disco di Marisa Sannia è invece un disco “perduto”, uscito nel 1993, in edizione elegante, con le poesie del poeta sardo Antioco Casula "Montanaru" e la riproduzione a stampa di un'opera dell'artista Maria Lai, un "multiplo" contenente versi di Montanaru scritti a mano e impreziositi da fili cuciti dall'artista, all'interno di un cofanetto in cartone telato, quello di cui sopra è riportata la copertina. Questa versione non si trova più: nel 2003 è uscita una versione più spartana in semplice digipack con libretto di due pagine, che è quella che ancora si trova in commercio. Sono canzoni che contengono il respiro della terra, con lo stesso intenso rapporto con la natura che poteva proporre il poeta-cantautore friulano Luigi Maieron nel suo capolavoro “Si vif”. Undici quadri che passano dalla ninna nanna alla poesia, sotto la direzione attenta di Marco Piras, ex esponente dei Bertas, un gruppo sardo che ebbe un certo successo all’epoca del beat. Ieratico e rilassato. E’ cantato in sardo, ma non preoccupatevi: il linguaggio della musica è universale! Sono dischi per l’estate? Sono dischi per tutte le stagioni. Nada è riuscita anche ad infilarci, magistralmente, un motivetto estivo, l’adorabile “La musica antica” e Marisa Sannia nei suoi fado parla di mare e di vento, come nella iniziale e meravigliosa “It’est sa poesia” (Cos’è la poesia). I due dischi di cui stiamo parlando sono “Le mie canzoncine 1999-2006” di Nada e “Sa oghe de su entu e de su mare” (La voce del vento e del mare) di Marisa Sannia. Credetemi, due lavori da non perdere!
Marisa Sannia
So oghe de su entu e de su mare
1993/2003 - Free Records
Nada
”Le mie canzoncine 1999-2006”
2006 - Saar Crystal