Da Tangentopoli all'omicidio Fortugno: capire e combattere la corruzione. Un tema complesso che Ferdinando Ofria, docente di Economia Politica dell'università di Messina, affronta con il contributo di numerosi studiosi nell'ultimo saggio 'Effetti distorsivi sull'economia legale: la corruzione’, edito da Rubbettino. La corruzione è una piaga che mina lo sviluppo economico dei Paesi, rendendoli meno competitivi, e minaccia la credibilità e l'immagine dell'istituzioni. Ma come combatterla? Una risposta unica dal testo non emerge, piuttosto Ofria fornisce al lettore strumenti tecnici e spunti critici per analizzare il fenomeno e a livello sociale e a livello economico. Una breve raccolta di sei saggi che corrono velocemente, seppur scritti in un linguaggio talvolta difficile, perché lasciarsi coinvolgere dalla voglia di capire quali siano i meccanismi 'malati’ che creano immobilismo nella società diventa una presa di coscienza cui non ci si può sottrarre.

La corruzione condiziona le scelte di vita di una comunità
"La penetrazione della corruzione nel tessuto politico-sociale tende a produrre pesanti condizionamenti sulle scelte di vita complessive di una comunità organizzata, nelle sue istituzioni e negli stessi individui che la compongono", e partendo da questa affermazione Ofria, consapevole di quanto sia ostica la materia, tende una mano al suo lettore e lo guida attraverso il problema del Mezzogiorno e le analisi dei suoi colleghi.'
Alcune considerazioni sul ruolo della criminalità organizzata nel ‘sistema economico’ di Luigi De Sena "tenta di dare un quadro attento e significativo delle strategie seguite dalla criminalità in Italia e nei territori ove è maggiormente organizzata", spiega Ofria nel testo.'Economia di mercato, investimenti diretti dall'estero e corruzione dei paesi in via di sviluppo: ipotesi teoriche e alcuni risultati empirici è un breve saggio firmato a due mani da Antonio Cognata e Pietro Navarro, docente di Economia Politica uno e di Scienze della Finanza l'altro. Utilizzando metodologie econometriche, Cognata e Navarro spiegano il motivo per cui la malavita organizzata è più diffusa in alcuni paesi che in altri. E poi l'analisi di Mario Centorrino, autore con Ofria di altre pubblicazione sul medesimo tema,'La corruzione in Sicilia: gli appalti delle opere pubbliche’. Partendo dalla Legge Merloni e dalle Legge Obiettivo, Centorrino cerca di individuare le politiche più efficaci "per far sì che la spesa pubblica in investimenti si trasformi in opere pubbliche fruibili e gestibili". Benedetto Calpone, avvocato amministrativista, propone invece un excursus storico del quadro normativo che regolamenta la regione autonoma Sicilia. In 'La corruzione in Sicilia. Gli appalti delle opere pubbliche’ ciò che emerge chiaramente è che "corruzione e criminalità rappresentano le due facce di una medesima medaglia. Essendo la Sicilia una delle regioni d'Italia con il più elevato tasso di criminalità organizzata, rappresenta una delle aree geografiche in cui la corruzione nella Pubblica amministrazione è maggiormente presente". Calpona abbandona i luoghi comuni e lascia parlare la legge, facendo emergere gli anelli deboli del tessuto normativo. Infine, un'appendice dedicata alla Calabria che raccoglie le riflessioni sulla 'ndrangheta di alcuni ragazzi di Locri, gli studenti di Ofria del corso di 'Economia applicata’ dell'università di Messina, e un capitolo della tesi di laurea Silvana Minosini. Decisamente è la parte meno tecnica. La differenza più significativa di questa sezione è l'attenzione al territorio, visto non solo come vittima ma come madre della corruzione.

(a cura di) Ferdinando Ofria
Effetti distorsivi sull'economia legale: la corruzione
Rubbettino
Pag 120, euro 9