Perché il prezzo di un caffè è diverso da un bar all’altro? Perché non farete mai un affare comprando un’auto usata? Chi paga realmente gli sconti dei supermercati? Come ha fatto la Cina a diventare ricca? Questo e altri ‘segreti’ sono svelati nel ‘L’economista mascherato’ dal giornalista inglese Tim Harford.
Il libro - chiarisce l’autore nell’introduzione - vuole aiutare il lettore “a vedere il mondo come gli economisti”.
Ma non parla di tassi di cambio o di cicli economici, proponendosi invece di svelare problemi che riguardano la vita di ognuno di noi giorno dopo giorno.
Guarda ai grandi problemi - “a come la Cina riesca a far uscire dalla povertà un milione di persone al mese” - ma anche a quelli piccoli, del tipo “come evitare di farsi spennare in un supermarket”.
Un lavoro di tipo investigativo che si propone di insegnare al lettore “a usare gli strumenti investigativi di un economista”.
Il titolo del volume edito da Rizzoli richiama ‘L'Uomo mascherato’, il fumetto d'avventura ideato nel 1936 dallo sceneggiatore statunitense Lee Falk, autore anche del famoso Mandrake il mago. Come il personaggio della ‘striscia’, conosciuto per essere il primo "supereroe in calzamaglia", Tim Harford si propone di fare ‘giustizia’ svelando ai più i segreti del mercato.
Le armi che impugna “L'economista mascherato” contro le congenite storture della legge del profitto sono quelle del disincanto, della competenza tecnica e dello spirito d'osservazione; la battaglia è quella per un mercato più equo ed efficiente, contrario alle logiche del gioco a somma zero, in cui il guadagno di una parte comporta una perdita per l'altra. Un mercato che preveda per ognuno la libertà di accedere alle informazioni.
Dal prezzo del caffè alla spesa pubblica, dal miracolo cinese all'e-commerce e alle origini del divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri, il giornalista del Financial Times mette a nudo gli ingranaggi del libero mercato e - facendo ricorso a economisti come Ricardo o alla teoria dei giochi - svela con garbo e ironia le logiche che regolano il mondo del denaro e del business.
Dieci capitoli che si leggono tutti d’un fiato: da “chi ha pagato il vostro caffè” a “Cosa vi nascondono i supermercati”, passando per “Mercati perfetti e ‘mondo di verità’”, ‘Il traffico cittadino’, ‘Segreto di Stato’, ‘Follia razionale’ e ‘Gli uomini che non conoscevano il valore di niente’, per finire in crescendo con ‘Perché i paesi poveri sono poveri’, ‘Birra, patatine fritte e globalizzazione’ e ‘Come ha fatto la Cina a diventare ricca’. Per scoprire, nel caso dell’ultimo capitolo - che poi dà l’intonazione all’intero volume - che “i paesi che sono ricchi o in rapida crescita hanno abbracciato le lezioni basilari dell’economia: combattere il potere di scarsità e la corruzione… cercare di massimizzare le informazioni…e soprattutto abbracciare i mercati, il che svolge gran parte di questi compiti contemporaneamente”.
La speranza dell’autore - in passato consulente di alcune grandi compagnie petrolifere - che ha insegnato a Oxford e ha collaborato con la Banca Mondiale - è che, leggendo il libro, i lettori diventino “consumatori più smaliziati e anche elettori più avveduti, capaci di intuire la verità che si nasconde dietro le favole che i politici raccontano”.
Tim Harford
L’economista mascherato
Rizzoli
Pagg 305, euro 16,00